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L'aeroporto
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- Aeroporto: Rieti si schiera apertamente a favore di Viterbo
Terzo scalo nel Lazio: Provincia e Camera di Commercio di Rieti si schierano apertamente a favore di Viterbo. I presidenti dei due enti, rispettivamente Fabio Melilli e Vincenzo Regnini, hanno infatti scritto al ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi e al presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo per sostenere l’apertura al traffico civile dell’aeroporto militare del capoluogo.
Da Provincia a Provincia, da ente camerale a ente camerale, i presidenti delle due realtà viterbesi Alessandro Mazzoli e Ferindo Palombella - accolgono molto positivamente la presa di posizione.
“E’ un segnale certamente importante spiega Mazzoli ma soprattutto incoraggiante, serio e impegnativo. Si tratta infatti di un parere sullo scenario futuro della riorganizzazione del sistema aeroportuale del Lazio e sul problema del riequilibrio territoriale. Quella del capoluogo è una scelta strategica, non solo a livello regionale ma per tutto il centro Italia”.
E Palombella commenta: “La piena condivisione di Provincia e Camera di Commercio di Rieti sulla candidatura dell’aeroporto civile a Viterbo ribadisce la rilevanza dello scalo per far decollare il sistema produttivo e ricettivo dell’Alto Lazio, aprendo nuove prospettive alla crescita economica del territorio”.
“La localizzazione del terzo aeroporto commerciale del Lazio dicono Melilli e Regnini ha riflessi importanti sul territorio nel quale è inserito e sul riequilibrio territoriale della regione. Può inoltre costituire una risorsa per quelle province che non godono di uno sviluppo indotto da altri fattori quali, ad esempio, la presenza di vie di comunicazione autostradali e ferroviarie di primaria importanza o la presenza di un territorio che agevola quelle zone e non altre”.
Queste le premesse che hanno portato Provincia e Camera di Commercio a propendere per lo scalo viterbese. “La materia continuano deve comportare scelte basate su argomentate valutazioni di carattere tecnico e i documenti tecnici finora vedono come migliore collocazione il sedime di Viterbo rispetto a quelli di Latina e Frosinone.
Esprimiamo la nostra convinzione e auspichiamo che nell’eventualità di scelta tra la localizzazione a nord o a sud del Lazio prevalga la provincia di Viterbo, perché costituirebbe un indubbio motivo di riequilibrio territoriale del nord del Lazio, finora abbandonato da processi di infrastrutturazione significativi”.
In più, a supporto della tesi esistono anche motivazioni di altro genere. “La nostre valutazioni spiegano ancora Melilli e Regnini sono sostenute dal naturale rapporto tra le Province di Rieti e Viterbo, unite da esperienze comuni che si articolano attraverso l’Università della Tuscia, il costruendo Parco scientifico e tecnologico, la via Francigena e le innumerevoli e mai compiute proposte di collegamento, anche viario, che dimostrano come Viterbo e Rieti siano state sempre considerate il sistema territoriale del nord del Lazio”.
Le conclusioni a questo punto sono tutte per il capoluogo della Tuscia. “Siamo a ribadire concludono che la collocazione a Viterbo del terzo aeroporto commerciale del Lazio, oltre che tecnicamente privilegiato, possa costituire un’importante opportunità anche per la Provincia di Rieti e per il riequilibrio dell’intera regione”.