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Alessandro Mazzoli
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- “Ora l’Europa è più vicina”. Il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli ha concluso così la due giorni organizzata a Palazzo Gentili per l’insediamento del gruppo tematico di Arco latino “Territorio e sviluppo sostenibile”, di cui ricopre la presidenza. Alla vice-presidenza sono invece stati eletti nei mesi scorsi Huesca e Hérault.
Per l’occasione numerose le autorità presenti a Viterbo, in rappresentanza di Province, Dipartimenti francesi e Deputazioni spagnole membri del gruppo: Alessandria, Arezzo, La Spezia, Mantova e Torino per l’Italia; Hérault e Lozère per la Francia; Barcellona per la Spagna. Ai lavori hanno partecipato anche i rappresentanti di Arpa Toscana, dell’Istituto superiore della Sanità, del ministero dell’Ambiente e il presidente di Città Slow, Pier Giorgio Oliveti.
I programmi già avviati e le linee guida della gestione Mazzoli del principale gruppo in cui Arco latino è suddiviso, sono stati i due punti all’ordine del giorno della riunione.
Ma a portare il loro contributo sono stati anche Arpa Toscana, Istituto superiore della Sanità e ministero dell’Ambiente, che hanno illustrato il progetto Aresaux, che coinvolgerà diverse realtà d’Italia (capofila è la Provincia di Viterbo), Spagna, Grecia e Malta nel monitoraggio delle acque sotterranee e nella realizzazione di una rete di allarme per l’inquinamento da nitrati e l’intrusione salina. Presentato anche il progetto per la creazione di una scuola permanente di formazione sulle acque per i Paesi del Mediterraneo, denominata Medwater school, e che avrà sede proprio a Viterbo.
Questa mattina, poi, la ripresa dei lavori con l’intervento del direttore generale della Provincia di Viterbo, Luciano Dottarelli. A seguire anche il discorso di Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino e di Arco latino. “Voglio innanzitutto sottolineare la velocità con cui Mazzoli ha insediato questo gruppo, che è uno dei sette che compongono Arco latino. Questa associazione, che oggi raccoglie 70 amministrazioni, si è consolidata nel tempo diventando una realtà riconosciuta
dalle istituzioni europee”. Quindi l’obiettivo futuro. “Dobbiamo lavorare sugli assi del territorio e dell’ambiente per innalzare la capacità dei membri di Arco latino di ottenere finanziamenti europei, spingendo l’associazione a superare i confini nazionali”.
La parola è quindi passata alla Deputazione di Barcellona. “La proposta che abbiamo presentato ha detto Vicente Sureda vuole che le aree naturali protette vengano integrate nella rete europea Natura 2000, affinché le comunità che ricadono in Arco latino possano aumentare le possibilità di uno sviluppo sostenibile dei rispettivi territori”.
L’intervento successivo è stato quello di Louis Calmels, del Dipartimento di Hérault, cui spetta la vicepresidenza del gruppo tematico, insieme alla Deputazione di Huesca. “Abbiamo riscontrato una scarsa conoscenza del territorio del Mediterraneo ha affermato -. Il nostro compito è stato quindi quello di mettere in piedi, con l’aiuto di Arco latino, un osservatorio dello sviluppo sostenibile e dei rischi ambientali in questi Paesi. Conoscere il proprio territorio significa avere uno strumento forte per difenderlo dai pericoli, come la siccità. E le nostre conoscenze le porteremo a Bruxelles, perché l’Europa ne tenga conto”.
Le conclusioni di Mazzoli, infine. “L’incontro che abbiamo tenuto è servito a fare un quadro dei progetti già avviati ma anche a presentare la bozza di linee guida per l’azione futura del gruppo “Territorio e sviluppo sostenibile”, che aggiorneremo con le proposte raccolte nel corso della due giorni”. Cinque i punti del programma stilato dal presidente la multifunzionalità dell’agricoltura, la difesa dai rischi ambientali, l’acqua, la montagna e Agenda 21 cui sarà aggiunta la tematica delle aree protette sollevata da Hérault. Altre proposte di lavoro per i due sottogruppi Ambiente e Territorio che dovessero arrivare dai membri che non hanno partecipato all’insediamento, saranno comunque prese in considerazione.
“Quello svolto è stato quindi un lavoro concreto ha concluso Mazzoli grazie al quale Province, Dipartimenti e Deputazioni possono ora costituire una rete per relazionarsi con l’Ue. Ma abbiamo anche compiuto un grande salto culturale e amministrativo: l’Europa ora non è più un’entità astratta e lontana, bensì una realtà tangibile e una grande occasione di sviluppo”. I prossimi appuntamenti saranno il varo delle linee guida definitive del gruppo a metà giugno. I progetti verranno quindi analizzati dal cda di Arco latino a settembre. Obiettivo ultimo: ottenere i finanziamenti europei.
L'intervento di Mazzoli
Riportiamo di seguito l’intervento del presidente della Provincia, Alessandro Mazzoli, in qualità di presidente del gruppo tematico “Territorio e sviluppo sostenibile” di Arco latino, tenuto in occasione dell’insediamento svoltosi il 2 e il 3 maggio a Palazzo Gentili.
«In avvio dei lavori del gruppo tematico “Territorio e sviluppo sostenibile” era importante e, per certi versi, doveroso capire esattamente qual è il punto da cui partiamo. Desidero ringraziare la Deputazione di Huesca e il Dipartimento di Hérault per le relazioni. Così come ringrazio tutti coloro che hanno lavorato in questi anni per arricchire l’elaborazione comune e l’iniziativa del gruppo tematico. Abbiamo davvero un bagaglio prezioso di esperienza, che sicuramente ci aiuterà nei prossimi mesi e nei prossimi anni.
Arco latino è sempre più un soggetto interlocutore dell’Unione europea, che ha ottenuto il riconoscimento da parte della Commissione europea, del Parlamento europeo, del Comitato delle Regioni. E’ indispensabile proseguire e rafforzare il lavoro di lobby, che accresca la capacità dell’associazione di incidere sui processi decisionali dell’Unione in favore di una nuova centralità del Mediterraneo.
In questo senso è decisivo per noi assumere come priorità il tema dei cambiamenti climatici, non come argomento di uno specifico gruppo ma come elemento di riflessione che attraversi tutta l’associazione e che ci veda impegnati sui diversi fronti di lavoro e di iniziativa. Con una particolare attenzione agli effetti dei cambiamenti climatici sui territori che si affacciano sul mare e sull’entroterra.
Oltre a proseguire il lavoro sui progetti avviati e che sono stati richiamati nelle relazioni, riteniamo opportuni indicare alcuni obiettivi intorno a cui caratterizzare l’azione nei prossimi mesi:
La multifunzionalità dell’agricoltura. Con questo termine si intende sottolineare il fatto che attraverso l’attività agricola si possono raggiungere diverse finalità:
Realizzare produzioni di qualità, quindi non solo tipiche ma anche qualitativamente sicure per i consumatori;
Il lavoro nei campi è una straordinaria opera di difesa e valorizzazione del territorio, della qualità del suolo e del suo equilibrio (organico, chimico, fisico);
L’attività agricola è anche azione di tutela del paesaggio.
Questi diversi aspetti fanno dell’agricoltura un’attività preziosa tanto dal punto di vista economico quanto da quello ambientale, sociale e culturale.
Considero importante il lavoro dell’Osservatorio europeo del paesaggio, presentato lo scorso febbraio a Salerno. Nello stesso tempo è importante lavorare per una buona promozione delle produzioni agricole di qualità, perché è uno dei modi migliori per promuovere e far conoscere i territori. In questo senso, il circuito Slowfood può rappresentare un’iniziativa permanente che coinvolge le città ma può anche coinvolgere territori tutti.
Difesa dai rischi. Gli stessi cambiamenti climatici espongono i nostri territori a nuovi problemi. Basti richiamare alla mente le alluvioni degli ultimi due anni nella Maremma, ma anche gli incendi boschivi e l’erosione delle coste. Serve una nuova capacità di controllo del territorio per restituire sicurezza ai cittadini e alle popolazioni.
E’ quindi importante che facciamo nostra la proposta dell’Osservatorio sullo sviluppo ambientale e sugli indicatori di rischio, chiedendo ad Arco latino di assumerla e realizzarla, perché conoscere i rischi è uno strumento indispensabile per minimizzare i danni.
L’acqua. Considero quello della risorsa idrica un tema di grandissima importanza. Difendere l’acqua dai rischi dell’inquinamento è sicuramente cruciale. Ma serve anche provare a fare dei passi in avanti verso il risparmio idrico, combattendo gli sprechi e prevenendo il fenomeno della siccità in Europa, a cui non siamo preparati. L’acqua non è un bene infinito, servono perciò servizi efficienti e reti idriche sicure. L’uso corretto dell’acqua significa difendere il territorio anche nel suo assetto idrogeologico.
La montagna. In tal senso penso naturalmente all’entroterra, che presenta problematiche ma anche enormi potenzialità, derivanti dalla caratteristica di essere costituito in maggioranza da piccole realtà, che rappresentano però un grande patrimonio.
Gli obiettivi di Agenda 21. C’è la necessita di promuovere un modo di ragionare nuovo, attento al monitoraggio dell’ambiente e alla conseguente predisposizione di un adeguato piano per preservarlo, in vista anche dei nuovi investimenti europei nel periodo 2007-2013. Una linea d’azione che va portata avanti mantenendo sempre stretti rapporti con i centri di ricerca e le università».
ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO TEMATICO
«Il gruppo “territorio e sviluppo sostenibile” è articolato e complesso. La Provincia di Viterbo vuole lavorare per giungere a un coinvolgimento ampio e a una larga partecipazione al gruppo. Un obiettivo che intendiamo perseguire chiedendo a ogni membro un contributo vero e continuo, lungo tutto il processo decisionale. Perciò punteremo innanzitutto al rafforzamento della rete tra le diverse realtà coinvolte. Per organizzare al meglio il lavoro, chiediamo a ciascuno di fare la propria parte.
La Presidenza deve coordinare, rappresentare e fare opera di lobby, lavorando sempre a stretto contatto con le vicepresidenze, suddivise in due sottogruppi, cioè l’asse del territorio, guidato da Huesca, e quello dell’ambiente, retto da Hérault».
PROGETTI AVVIATI E FINAZIATI DA UE E ARCO LATINO
I progetti già avviati dal gruppo tematico “Territorio e sviluppo sostenibile”, per una copertura economica pari a 17.867.107 euro, sono:
· “Agrointec”: promozione delle nuove tecnologie nel settore agroalimentare. Importo: 2.301.217 euro.
· “Aquamed”: acque del Mediterraneo. Applicazione direttive Ue per monitoraggio, analisi ed eliminazione cattiva gestione delle risorse idriche. Importo: 2.170.000 euro.
· “Inunda”: azione pilota per la prevenzione del rischio di inondazione delle zone molto urbanizzate. Importo: 1.078.500 euro.
· “Mapex”: nuovi giacimenti di lavoro per l’integrazione delle nuove tecniche. Importo: 670.239 euro.
· “Ocr incendio”: prevenzione e lotta agli incendi boschivi. Importo: 7.016.580 euro.
· “Qualità totale”: valorizzazione della qualità dei prodotti agroalimentari. Importo: 95.443 euro.
· “Cosa mangiamo?”: qualità e sicurezza degli alimenti. Importo: 108.681 euro.
· “Revermed”: creazione di piste ciclabili e di vie verdi lungo il perimetro del Mediterraneo. Importo: 2.234.412 euro.
GESTIONE ALTRI GRUPPI TEMATICI
· “Arco dell’uguaglianza”: lotta contro qualsiasi forma di discriminazione nell’accesso al lavoro. Importo: 363.180 euro.
· “Jamo”: facilitare la mobilità europea dei giovani con minori opportunità. Importo: 498.855 euro.