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Riceviamo e pubblichiamo
- Il trasporto aereo nell’Europa delle regioni e il sistema aeroportuale del Lazio hanno suggerito al centro Studi Demetra, l’associazione nata nel 2006 su iniziativa dell’avvocato Pierluigi Di Palma, l’idea di promuovere su questi temi cruciali nello sviluppo di un paese un apposito convegno.
L’iniziativa, che ha preso spunto dall’anomalia romana dove i vettori low cost competono con i carrier tradizionali sul prezzo del trasporto, ha avuto il merito di raccogliere intorno ad un comune tavolo di lavoro i contributi di quanti, a vario titolo, si sono finora occupati delle problematiche insite nello sviluppo del traffico aereo nei rapporti tra Unione Europea, Stato e Regioni compatibilmente con la tutela dell’ambiente.
Problema quest’ultimo che ha fatto scoppiare il caso Ciampino, dove l’assenza di una valida programmazione e di un’accorta gestione hanno decretato una situazione di crisi a cui si dovranno trovare soluzioni in tempi brevi.
L’incapacità dell’aeroporto romano di gestire il vertiginoso aumento negli ultimi anni della movimentazione low cost non solo ha creato problemi di compatibilità ambientale, ma ha imposto la delocalizzazione del traffico aereo che attualmente insiste su Ciampino in un altro scalo della regione Lazio.
A tal fine tutti i relatori intervenuti al convegno hanno ribadito più volte la necessità di fissare regole certe da seguire nella scelta del sito più adatto.
E’ parso a tutti evidente come in una materia così delicata, che per sua natura deve necessariamente garantire requisiti di sicurezza, ogni decisione deve necessariamente attenersi a considerazioni di natura tecnica.
La politica in questo settore deve essere la sintesi di tali elementi e non lo stravolgimento.
E’ stata questa la considerazione che ha spinto il senatore di Forza Italia Angelo Maria Cicolani a schierarsi apertamente a favore di Viterbo come terzo polo aeroportuale del Lazio, uniformandosi a quanto già affermato dall’ Enac.
Dallo studio condotto dalla massima autorità in materia di traffico aereo, Viterbo è risultato essere la soluzione più adatta da un punto di vista tecnico a fronteggiare la crescente domanda di voli low cost.
Sulla scorta di queste considerazioni il senatore Angelo Maria Cicolani ha presentato un disegno di legge cofirmato anche dai due senatori di Forza Italia: Giulio Marini e Cosimo Ventucci.
Nell’iniziativa legislativa il nuovo Sistema Aeroportuale della Capitale sarà costituito da Fiumicino, Roma Urbe e Viterbo che pertanto, come terzo polo aeroportuale, sarà gestito unitariamente e organicamente agli altri scali romani dalla società Aeroporti Di Roma s.p.a.
A tal fine la società Aeroporti di Roma adeguerà la propria compagine societaria per consentire la rappresentanza del Comune e della Provincia di Viterbo oltre alla locale Camera di Commercio.
Riallacciandosi all’intervento del Presidente dell’Enac Vito Raggio, il senatore Cicolani, già relatore della legge di riordino del sistema del trasporto aereo durante la legislatura del Ministro Lunari, ha illustrato i motivi del disegno di legge presentato.
“Il congestionamento del traffico aereo a Ciampino ha affermato il sen. Cicolani- impone decisioni urgenti e scelte precise.
La gravità della situazione mi ha indotto a presentare un disegno di legge con cui affrontare il riordino del sistema aeroportuale dell capitalre all’interno del sistema aeroportuale nazionale.
Il disegno di legge si articola su due punti essenziali: la delocalizzazione del traffico aereo di Ciampino ad un altro sito e l’affidamento al concessionario dello sviluppo dell’intero sistema.
Con questo disegno di legge si sceglie Viterbo in sintonia con quanto emerso dai colluqi tecnici intercorsi con Enac ed Enav che hanno ravvisato in questa scelta numerosi punti di forza tra cui quello evidente del posizionamento a nord verso cui è diretta la quasi totalità del traffico aereo che ora insiste su Ciampino
La scelta di Viterbo risponde quindi alla necessità di massimizzare quel rapporto tra quantità di traffico aereo e ubicazione che consente di sfruttare a pieno le potenzialità di questo tipo di trasporto”
Per quanto riguarda la mancanza di infrastrutture che sembrava essere il tallone di Achille per l’opzione viterbese rispetto a quella di Latina e Frosinone, il senatore Cicolano ha spezzato definitivamente una lancia.
“Lo sviluppo aeroportuale è un progetto ambizioso che sottende una programmazione di lungo termine e allo stesso tempo implica necessariamente uno sviluppo del sistema infrastrutturale se si vogliono sfruttarne a pieno le potenzialità.
E’ impensabile progettare uno sviluppo degli aeroporti senza programmare un adeguamento delle infrastrutture esistenti.
Quella di Viterbo tuttavia non è una situazione così deficitaria se si pensa all’imminente completamento della trasversale di Civitavecchia e alla Cassia già pianificata.
L’unico punto di debolezza potrebbe essere il raddoppio della linea ferroviaria.
Ma per questo punto si dovrebbe capire quali sono realmente le intenzioni del Ministro Bianchi e del Presidente della Regione Lazio Marrazzo sulla centralità che vogliono dare al piano del traffico ferroviario".
Forza Italia
Coordinamento Provinciale di Viterbo