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Andrea Egidi
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Riceviamo e pubblichiamo -
Con la scadenza per la presentazione delle liste si è aperta una nuova campagna elettorale nella Tuscia.
34 mila cittadini sono chiamati a rinnovare sette consigli comunali.
Si tratta di un passaggio che va preso sul serio.
Siamo chiamati al voto a poco più di un anno dalle elezioni politiche del 9 e 10 aprile e a due anni dall’avvio dalle esperienze di governo di Piero Marrazzo e Alessandro Mazzoli.
Sotto i riflettori ci sono realtà che offrono un quadro complesso da valutare con molta attenzione nelle quali l’Ulivo e gran parte del centro sinistra corre unito in 6 Comuni.
A Montalto di Castro e Capranica l’Ulivo è una realtà che si rimette in gioco dopo un mandato di governo importante con Salvatore Carai e Paolo Oroni.
A Castel Sant’Elia, Barbarano Romano e Latera siamo riusciti a costruire alleanze larghe realizzando così le condizioni per offrire di nuovo agibilità politica e istituzionale all’Ulivo e all’Unione; tre candidati condivisi per vincere la sfida del governo.
A Tarquinia il lavoro dei mesi scorsi consente all’Ulivo e al centro sinistra, con l’assenza di Udeur e Verdi, di sostenere la figura prestigiosa ed autorevole di Mauro Mazzola, assessore ai lavori pubblici in Provincia di Viterbo.
Infine Ronciglione dove il nostro lavoro non ha significato recuperare le condizioni per garantire una alleanza unitaria e condivisa da tutti i soggetti.
Purtroppo il centro sinistra è diviso; presenta due liste, al di là di alcune riflessioni che vogliono certificare quale sia quella che rappresenta di più e meglio il centro sinistra.
Il dato è un altro: Capaldi è sostenuto da DS, RC, SDI, Verdi e quella parte del centro democratico che ha governato con Bianchini questi 5 anni; dall’altra Giovagnoli, la Margherita.
Ora, la prima cosa che dovremmo tenere a mente è che l’avversario è il centro destra e Sangiorgi; la seconda è che complessivamente dovremmo, seppur dentro una crisi evidente dell’Ulivo e del centro sinistra, mantenere un clima di serenità nella competizione confrontandosi sui temi veri del paese e non spargendo veleni. Terzo, evitare di aprire oggi una polemica su chi ha “rotto” prima l’alleanza di centro sinistra.
Eravamo consapevoli della difficoltà di costruire l’Unione attorno alla figura del sindaco Bianchini, tanto è che lo stesso non ha esitato a fare un passo indietro confermandosi persona responsabile e matura per trovare insieme terze soluzioni. Non le abbiamo trovate, purtroppo non ci siamo riusciti.
Ora le scelte sono state fatte: dai DS e dalla Margherita.
Lo dico principalmente ad Angelo Allegrini, persona che stimo profondamente e con la quale ho sempre avuto un forte rapporto politico e personale: mai come in questo passaggio dobbiamo fare in modo che venga utilizzato il buon senso; mai come oggi serve essere garanti affinché la campagna elettorale possa essere vissuta sui contenuti e non sugli insulti.
Ciò per le regole della democrazia e per il fatto che dopo il voto molti dei protagonisti della “battaglia elettorale” saranno chiamati a costruire un percorso comune.
Andrea Egidi
Segretario provinciale Ds