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Riceviamo e pubblichiamo
- La manifestazione Resist III edizione si chiuderà oggi 4 maggio in via Saffi presso la Sala della Provincia alle ore 9.45 proprio come si è aperta, vale a dire puntando l’attenzione sulle donne che “hanno fatto” la Resistenza, quelle stesse donne che sono state protagoniste per dieci giorni della mostra fotografica (R)esistenze esposta a Viterbo e a Valentano.
L’appuntamento di oggii dunque, si incentrerà sulla donna e, l’Arci di Viterbo presenterà il documentario (R)esistenze, il passaggio della staffetta a cura di Ippolita Franciosi e Laura Fantone.
La resistenza delle donne, ieri e oggi. Donne “normalmente” eroiche, che descrivono le risposte popolari alla repressione del fascismo e del dopoguerra, le lotte per i diritti della donna, attraverso un’autoironia che rende esplicita la creatività nell’inventarsi un ruolo come donne, in un ambito politico in cui non c’era davvero spazio per loro.
Resist III edizione ha concentrato la sua attenzione sulla memoria come strumento fondamentale per la comprensione dei valori e delle vicende che hanno segnato il nostro paese ispirandone la costituzione.
Lo ha fatto attraverso le voci delle donne, protagoniste della manifestazione in spettacoli teatrali quali Annuska con la partecipazione della staffetta Teresa Vergalli, nelle memorie della deportazione de Le Rose di Ravensbruck, ed ancora nei ricordi degli avvenimenti della resistenza romana e viterbese.
D’altra parte Resist ha rinnovato il valore della Resistenza attraverso la promozione di progetti inediti, la valorizzazione di nuove espressioni artistiche promuovendo nuovi linguaggi e dando spazio a temi attuali. Così, il concerto di The Gang, l’esibizione di Antonio Rezza e le musiche di Die Mercuzio Kleine Bande hanno aperto nuovi scenari per la promozione culturale del territorio.
Cultura significa anche approfondire e conoscere le diversità, per questo Resist ha sostenuto il dibattito pubblico I Rom e noi e la mostra fotografico-documentaria sullo sterminio dello stesso popolo, in risposta alle manifestazioni di intolleranza avvenute con la proposta di trasferimento dei rom nel territorio provinciale.
Diciannove giorni di iniziative, cinque comuni coinvolti, diciassette tra enti, associazioni e circoli del territorio che hanno ampliato la portata della manifestazione in dieci comuni della provincia viterbese. Tutto ciò ha contribuito all’ottima riuscita della manifestazione che ha riscontrato un notevole successo di pubblico e che palesa la volontà comune di ricordare e di riaffermare la Resistenza.
Nonostante l’atteggiamento sordo incontrato da parte dell’amministrazione comunale di Viterbo nell’accogliere l’evento e nel concedere spazi per le iniziative, l’Arci dedica questa edizione di Resist a coloro che si impegnano oggi, in bilico tra memoria e futuro, per costruire la propria autodeterminazione.
Arci