Riceviamo e pubblichiamo
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Un treno a Porta Fiorentina
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- Ennesima beffa per i pendolari di Viterbo che, tornando al lavoro dopo la festività del primo maggio, hanno trovato in stazione l'ultimo regalo, stavolta confezionato dal Comune di Viterbo.
Dal 1 Maggio il Comune ha interrotto il servizio bus navetta previsto per le corse della FR3 che non partono/arrivano alla stazione di Porta Fiorentina, ignorando completamente che, così facendo, chi parte da Porta Fiorentina per Roma può tornare indietro solo fino a Porta Romana, poi deve proseguire a piedi o con mezzi di fortuna fino a Porta Fiorentina!
Il Comune si è anche guardato bene dal dare qualsiasi informazione in merito con un minimo di anticipo, impedendo anche ai malcapitati viaggiatori di partire direttamente da Porta Romana per ridurre al minimo il disagio.
I primi cartelli sono comparsi in stazione soltanto il giorno 2 Maggio.
La motivazione addotta sarebbe la scadenza (30/4) della convenzione per il servizio navetta con la Regione Lazio, che ha già fatto sapere di non essere in grado di prendere decisioni in merito prima del 9 Giugno.
Trenitalia dal canto suo ha tenuto a precisare che tale accadimento è di esclusiva pertinenza e autonomia del Comune di Viterbo; il personale in servizio alla stazione di Porta Romana era parzialmente informato dei fatti, nel senso che una delle due persone in servizio il 2 pomeriggio non ne sapeva nulla e avrebbe continuato a suggerire ai malcapitati pendolari di aspettare la navetta a Porta Romana se il collega non lo avesse fermato.
Ancora una volta abbiamo assistito alla evidente dimostrazione della “poca attenzione” dei politici locali verso il problema trasporti, al di là di tutti i proclami e le buone intenzioni espresse nel corso degli anni che rimangono lettera morta. Si parla da anni che di sottopasso, sovrappasso, stazione interrata, centro ferroviario al Poggino, (600.000 euro per lo studio di fattibilità di un sottopassaggio sono già stanziati da otto mesi e tuttora inutilizzati) ma l’unica cosa che si è riusciti a fare è stata attestare alcuni treni a Porta Romana ed affiancare un servizio di bus, ora il servizio bus è scaduto ma i treni continuano a fermarsi a Porta Romana.
Forse non spetta a noi stabilire di chi l’ennesimo sbaglio in questa continua ed estenuante ricerca delle responsabilità, ma le decine di viaggiatori che il 2 Maggio hanno atteso invano la navetta e che dovranno arrangiarsi almeno fino al 9 Giugno per spostarsi tra le due stazioni avranno sicuramente molto apprezzato sia il provvedimento in sé, sia il congruo anticipo con cui l'ennesimo “miglioramento” del servizio ferroviario è stato comunicato.
Moisp