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Riceviamo e pubblichiamo
- L'UGL interviene sulle problematiche del trasporto pubblico locale e alle comunicazioni apparse sul Messaggero il 24 aprile scorso da parte di CGIL e CISL.
Le organizzazioni sindacali infatti, sostengono che tra i lavoratori della Francigena ci siano “figli e figliastri”.
Niente di più falso e inopportuno, visto che le mansioni dei lavoratori non volontarie ma legate alla esigenze della società Francigena, per i diversi servizi che la medesima eroga, uno è il TPL e l’altro è lo scuolabus.
Volontariamente i lavoratori dello scuolabus sono sempre gli stessi perché legati da un rapporto fiduciario con i genitori dei bambini, che usufruiscono del servizio.
Le comunicazioni della CGIL e CISL apparse sulla stampa, dove vanno a proclamare uno sciopero mettendo in disagio la società e la cittadinanza, ci si sembrano soltanto un atteggiamento poco responsabile e sicuramente volto a strumentalizzare una situazione, e a penetrare un settore la dove la CGIL e CISL non ha associati, perché la maggioranza dei lavoratori sono della UGL. L’unica vera situazione che preoccupa le due sigle.
La società Francigena non ha mai avuto dipendenti di serie A e di serie B, il segretario provinciale della UGL autoferrotranvieri, Massimo Pierdonati, ha più volte evidenziato questa situazione, chiedendo di trovare un’unica regolamentazione per tutti i lavoratori.
Invece di strumentalizzare situazioni ampiamente gestibili su un tavolo concertativo, come compete alle organizzazioni sindcali, ci chiediamo come mai il perché la CGIL e CSIL non denuncino situazioni ben più gravi, che si sono verificate nella società COTRAL, vedi l’ultimo concorso sulla prova selettiva addetti all’esercizio “personale ispettivo”.
Guarda caso i primi usciti in graduatoria sono i responsabili sindacali della CGIL e CISL, chi con il titolo di segretario chi con il titolo di RLS, oppure di RSU. A tal riguardo la segreteria regionale generale UGL autoferrotranvieri sta preparando un esposto.
UGL