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- La proposta subito condivisa in maniera bipartisan l’aveva lanciata il capogruppo di Rifondazione comunista Massimo Miccini nel corso dell’ultima seduta a Palazzo Gentili del 4 aprile.
Lunedì prossimo, 7 maggio, nella sala del consiglio di Civita Castellana alle 15,30 si svolgerà il consiglio provinciale aperto con all’ordine del giorno la sottoscrizione del protocollo d’intesa firmato il 31 gennaio 2007 per il riconoscimento dell’area di crisi del distretto industriale di Civita Castellana.
“Si tratta di un momento di confronto importante dice il presidente della Provincia Alessandro Mazzoli - direttamente con il territorio. Abbiamo la massima consapevolezza su questa nuova opportunità che si apre e lavoriamo insieme a Regione Lazio, Comuni, Camera di Commercio, organizzazioni sindacali e associazioni per coglierne tutti gli aspetti”.
Così invece Angelo Cappelli, assessore alle Attività produttive. “La realtà di Civita Castellana è importante anche perché rappresenta il 50 per cento del prodotto interno lordo della Tuscia. Obbligatorio dunque il passaggio insieme ai sindaci e al territorio: quali che siano le decisioni, queste vanno condivise perché ognuno sia protagonista del proprio futuro. Occorre inoltre portare l’adsl in tutta l’area, indispensabile per qualsiasi forma progettuale, economica e industriale. E’ impensabile uno sviluppo senza questo elemento. In sede di consiglio porteremo tutte le novità sui progetti che stiamo mettendo in piedi insieme alla Regione”.
Il motivo dell’iniziativa lo spiega lo stesso Miccini. “Ci sembrava giusto e doveroso dice anche perché il Comune civitonico è capofila del distretto. E poi mancava un passaggio, ovvero la fase pubblica per consentire ai cittadini di capire la situazione. E’ un grande momento per il nostro territorio, in seguito ai problemi legati al settore delle stoviglierie: abbiamo registrato la partecipazione del Governo e l’augurio è che i 20 milioni siano spesi per l’occupazione, in particolare per quella femminile”.