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Il sindaco Marconi
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Riceviamo e pubblichiamo - A S.E. il Prefetto della Provincia di Viterbo
Noi sottoscritti consiglieri comunali della Casa delle Libertà, dopo l’insediamento della nuova maggioranza a causa del ribaltone politico posto in atto, nel comune di Vetralla, dal sindaco Marconi, abbiamo ripetutamente richiesto al presidente e al sindaco l’adeguamento degli organi e dei regolamenti dell’Ente, per consentire a tutti i consiglieri comunali di partecipare all’attività amministrativa e svolgere il mandato conferito dagli elettori. Visti i risultati negativi, ci siamo poi visti costretti a richiedere un suo autorevole intervento.
La situazione attuale è abbastanza critica. Non sono stati ancora ricostituiti i gruppi e le commissioni consiliari, indispensabili per portare avanti le attività amministrative di competenza del consiglio comunale.
Nella seduta di consiglio del 11/4/2007, impossibilitati a svolgere il nostro ruolo, abbiamo dovuto abbandonare l’aula per protesta, in quanto i punti da discutere all’ordine del giorno non erano stati esaminati in commissione, così come previsto dallo statuto e i regolamenti. Inoltre, la maggioranza ha preteso di discutere e deliberato le modifiche ai regolamenti, senza aver prima modificato lo Statuto comunale.
L’ente versa in uno stato di totale paralisi, qualunque provvedimento dovesse essere adottato, compresa la convocazione del consiglio comunale, è illegittimo, perché non rispetta le regole e i regolamenti dell’Ente.
Il Presidente, prima di convocare il Consiglio comunale, anche quando viene richiesto da un quinto dei consiglieri, è tenuto a convocare la conferenza dei Capi Gruppo, che non esiste. Deve far riunire le commissioni consiliari per l’esame dei punti richiesti all’ordine del giorno, ma anche le commissioni sono decadute e dovrebbero essere ricostituite. Una situazione di piena illegalità, fino ad oggi non regolarizzata, che non consente, a tutti i consiglieri, lo svolgimento dell’attività amministrativa.
Il presidente del consiglio comunale, in virtù del proprio ruolo, ha giustamente ribadito, più volte, il problema, evidenziando l’impossibilità di convocare il consiglio, cosa ben diversa dal non volerlo convocare.
Una giusta preoccupazione del presidente, non di entrare nel merito degli argomenti da trattare, ma di garantire l’iter procedurale previsto dallo statuto e dai regolamenti per la convocazione del consiglio.
Tali procedure sono anche previste dall’Art. 20 del regolamento del Consiglio Comunale, opportunamente richiamato dalla S.V. nella nota prot. 16199/AREA II del 04 05 2007 con la quale invita il Presidente a convocare il Consiglio.
Eccellenza, più di un quinto dei consiglieri comunali ha chiesto, e continua a chiedere a Lei, al Presidente del Consiglio e al sig. Sindaco il rispetto delle norme regolamentari e dello statuto, fonte essenziale per una convocazione di Consiglio nella legalità regolamentare.
I consiglieri comunali Giovanni Gidari Pietro Lupi Dario Bacocco Roberto Chiurazzi Giuseppe Venanzi