- Cambio al vertice della Cna di Tarquinia. Pierluigi Suriano, 42 anni, termoidraulico, è il nuovo presidente dell’importante sede territoriale dell’associazione imprenditoriale. Lo ha deciso, all’unanimità, il comitato direttivo, riunitosi presso la sede di via Tagete, alla presenza del segretario provinciale, Adalberto Meschini, in seguito alle dimissioni rassegnate da Alessandro Jacopucci.
Quest’ultimo ha scelto di concorrere alla elezione di consigliere comunale, in occasione della amministrative del 27 e 28 maggio (lo statuto della Cna prevede, nel caso dei comuni oltre i 15mila abitanti, l’incompatibilità del ruolo di presidente con l’assunzione di incarichi e di candidature di natura politica).
Suriano, dopo aver ringraziato il predecessore per l’impegno dedicato alla crescita della Cna -Confederazione che nella cittadina rappresenta, con i suoi 320 associati, il 75 per cento degli iscritti nell’Albo delle imprese artigiane e che garantisce servizi di consulenza e attività formative a 300 aziende-, ha ricordato le priorità indicate dal mondo imprenditoriale per lo sviluppo di Tarquinia e del litorale.
Dalla valorizzazione del centro storico e delle attività in esso operanti, al sostegno alla qualificazione del tessuto produttivo, da attuare anche attraverso il potenziamento dell’area artigiana e industriale. Dalla promozione del patrimonio culturale e ambientale, così come dell’artigianato artistico, preziosa risorsa locale, alla realizzazione del centro commerciale naturale, grazie all’opportunità offerta dalla Regione Lazio. “Interventi, tutti, incompatibili -ha detto Suriano- con l’apertura della centrale a carbone nella vicina Civitavecchia”.
La linea, insomma, è quella della continuità con l’azione della presidenza Jacopucci.
A proposito della consultazione elettorale, infine, la Cna non dà indicazioni di voto, ma esprime l’auspicio “che la prossima amministrazione apra una fase di concertazione con tutte le forze sociali, secondo modalità che non siano inconcludenti, ma procedendo per fini chiari e precisi.
Fino ad oggi, purtroppo, a Tarquinia non c’è stata concertazione, nonostante le ripetute sollecitazioni della nostra associazione. Occorre dunque cambiare pagina, affinché tutti concorrano attivamente a individuare obiettivi e strumenti di una azione comune, per ottenere risultati concreti -conclude Suriano- nella prospettiva di un solido sviluppo economico e sociale”.