Riceviamo e pubblichiamo
- Oggi, una nutrita rappresentanza dei lavoratori degli uffici provinciali del ministero Economia e finanza, dell’Agenzia del Territorio e del Pra hanno manifestato davanti alla prefettura per affermare i propri diritti, la propria dignità e il proprio ruolo contro il progetto che prevede la chiusura di 40 direzioni provinciali del Tesoro, 40 ragionerie provinciali dello Stato, la soppressione del Pra e ridimensionamento delle funzioni del Catasto.
I governi che si sono alternati hanno mantenuto invariato lo stesso progetto politico che, smantellando gli uffici pubblici, penalizza ancora una volta il livello occupazionale della nostra provincia, la rappresentatività della stessa sul territorio nazionale nonché i lavoratori creando esuberi, trasferimenti, mobilità senza garanzie.
Durante il presidio una delegazione formata dai rappresentanti della federazione RdB Cub provinciale Lino Rocchi, Paola Celletti, Sergio De Paola, e da lavoratori ed rsu degli uffici direttamente interessati è stata ricevuta dal capo di gabinetto del prefetto assente perché rimasto “bloccato“ nel traffico Romano, al quale hanno rappresentato le ragioni della protesta odierna.
Sono state rimarcate in particolar modo le ripercussioni di questi interventi nei confronti degli utenti, le disfunzioni nell’erogazione dei servizi e i forti disagi sociali e familiari causati da una eventuale mobilità e pendolarismo.
Si è evidenziata la discriminazione tra province di piccola dimensione rispetto a quelle con elevata densità demografica e sottolineato che in un paese civile e democratico non si può accettare la logica di cittadini e lavoratori di serie A e di serie B.
La RdB ritiene che invece che tentare di ridurre la spesa pubblica, con ulteriori sacrifici dei lavoratori già penalizzati da uno stipendio che non arriva alla terza settimana del mese, si dovrebbero operare tagli agli sperperi riducendo, ad esempio, la spesa per gli affitti d’oro elargiti ai privati per i locali adibiti ad uffici pubblici lasciando inutilizzati e al deperimento gli immobili demaniali.
Sarebbe opportuno in questo contesto avviare una seria e competente ricognizione sul territorio del patrimonio immobiliare pubblico.
La delegazione ha, pertanto, sottoposto al prefetto le seguenti questioni:
contrarietà totale al progetto di ridimensionamento delle funzioni, della presenza e del ruolo degli uffici pubblici;
inconsistenza della proposta di mobilità volontaria verso altre amministrazioni tenuto conto del taglio delle piante organiche operato dalle ultime disposizioni nonché dalla finanziaria 2007;
costo sociale del pendolarismo dei lavoratori.
Ha formulato, inoltre, le seguenti richieste:
difesa dei posti di lavoro sul territorio;
riassegnazione delle competenze agli uffici provinciali della pubblica Amm.ne;
valorizzazione delle professionalità;
rappresentazione della protesta agli organismi governativi nazionali.
RdB Cub