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Riceviamo e pubblichiamo
- Uniti e determinati, i sindaci di numerosi comuni, territori interessati dallo sciagurato progetto di riconversione a carbone della centrale di TVN a Civitavecchia, sono pronti con la loro fascia tricolore per tornare a Roma, sotto Palazzo Chigi, alla ricerca di un incontro con il Presidente del Consiglio Romano Prodi.
Terminata ieri mattina la staffetta, che ha realizzato il movimento No Coke Alto Lazio, per raggiungere i 60 Sindaci della provincia di Viterbo e quelli della provincia di Roma, che hanno dato la loro adesione per l’appuntamento di oggi, 8 maggio, sotto la Presidenza del Consiglio alle ore 10.00.
Ricordiamo a tutti che i cittadini, ancora in sciopero della fame a Tarquinia e in tutti gli altri comuni in occupazione, ritengono fondamentale in termini di “democrazia partecipata” che i sindaci vengano ricevuti da un rappresentante di governo.
Tutti i cittadini di questo comprensorio hanno dato una delega ai propri sindaci a rappresentare le istanze territoriali della contrarietà all’uso del carbone nella centrale di Civitavecchia.
I nostri sindaci, pur nella loro eterogeneità politica, rappresentano tutti coloro che ormai da anni cercano di fermare lo scempio ambientale che si vuole attuare.
I primi cittadini porteranno la nostra voce, il nostro dissenso, alla conversione a carbone di Civitavecchia, fino a Roma e con Roma.
I cittadini non conoscono altre strade istituzionali per portare avanti questa lotta pacifica per la salute e l’ambiente.
Abbiamo appreso che il sindaco di Ladispoli, Gino Ciogli, ancora in sciopero della fame, nonostante le precarie condizioni di salute dovute al digiuno prolungato, vuole arrivare a Palazzo Chigi per dare voce ai cittadini che gli hanno dato il mandato più importante che un Amministratore possa rappresentare: la difesa della salute, dell’ambiente e la lotta per una democrazia più partecipata.
Il governo deve ascoltare questi territori !
Movimento no coke Alto