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Riceviamo e pubblichiamo
- Giovedì 10 maggio prossimo, alle 10,00 presso la sala delle Conferenze della Provincia, si terrà un convegno sul tema:
”Integrazione in rete dei Servizi e Salute Mentale: proposte della CGIL- FP per una nuova organizzazione del Dipartimento di Salute Mentale”.
Al Convegno interverranno:
· L’ Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Augusto Battaglia
· Il Presidente della Provincia, Alessandro Mazzoli
· Il Direttore Generale della ASL di Viterbo, Giuseppe Aloisio
· Il Direttore Sanitario della ASL e Direttore ad interim DSM, Alessandro Compagnoni
· L’Assessore ai Servizi Sociali dell’Amministrazione Provinciale, Giuseppe Picchiarelli
· Il consulente della Regione Lazio per l’Area della Psichiatria, Gianfranco Palma
Presiede il Segretario Generale CGIL- FP Viterbo, Sergio Riccardi
Moderatore il Segretario CGIL- FP Medici, dott. Gabriele Salvatori
Relatore il Claudio Terranova, per il coordinamento CGIL degli operatori del Dipartimentodi Salute Mentale
Nella imminenza dell’avvio della discussione sul nuovo atto aziendale (in cui verranno tracciate la nuova politica ed il nuovo assetto organizzativo della ASL), che il Direttore Generale presenterà nei prossimi giorni, la CGIL Funzione Pubblica, ha costituito il coordinamento CGIL degli operatori del Dipartimento di Salute Mentale.
Il coordinamento, che sarà anche la struttura abilitata alla contrattazione decentrata sulle problematiche specifiche del DSM, riunisce operatori rappresentativi di tutte le figure professionali che operano nel Dipartimento; esso ha iniziato la propria attività sviluppando una approfondita riflessione sui temi dell’organizzazione e del funzionamento dei servizi per la lotta al disagio psichico, cercando di definire i punti qualificanti di una nuova politica della salute mentale.
La riflessione ha dato luogo alla elaborazione di una proposta che pone al centro dell’attenzione l’integrazione in rete dei servizi. Questa forte integrazione funzionale è considerata la condizione necessaria per attuare percorsi clinico-assistenziali, modulati sulle caratteristiche specifiche delle diverse condizioni patologiche sotto le quali il disagio psichico si presenta, che realizzino la piena presa in carico del paziente.
L’integrazione, riguarda ogni aspetto del processo terapeutico e riabilitativo delle persone con disagio psichico; senza integrazione, tra i diversi attori e protagonisti, non vi può essere alcun progetto assistenziale degno di questo nome. L’integrazione riguarda i Servizi Sanitari stessi, nel loro interagire, perché sono loro che devono accompagnare la persona utente lungo il percorso del suo disturbo, dagli esordi alla possibile restituzione al tessuto sociale.
In questa ottica è stato uno sforzo di tradurre ipotesi teoriche di collaborazione tra diversi servizi, in reali progetti nella forma dei percorsi clinico assistenziali. La CGIL FP punta quindi su una forte valorizzazione della professionalità e delle competenze degli operatori e contemporaneamente su una forte alleanza con gli utenti e con le loro famiglie.
Lo scopo è il rilancio della qualità e dell’efficacia dell’azione di contrasto al disagio mentale. Il modello di organizzazione a rete dei servizi, proprio perché costruito intorno al reale bisogno del paziente, appare il più idoneo a perseguire questi risultati .
Nella proposta del Coordinamento CGIL degli Operatori del DSM, vengono prodotti esempi concreti di come possono essere assistiti in modo integrato utenti sofferenti di patologie di difficile gestione, perché portatori di un disagio che travalica i confini di una singola patologia o perché la patologia stessa coinvolge competenze di più Servizi.
Il modello che viene presentato punta ad una nuova organizzazione funzionale che renda possibile e fattibile una integrazione dei Servizi Sanitari, con il territorio, con gli enti locali, con le associazioni degli utenti e dei loro familiari, in un processo di continuo dialogo ed ascolto.
Il segretario FP CGIL Medici
Gabriele Salvatori
Il segretario Generale FP CGIL
Sergio Riccardi