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- Quasi un anno di lavoro per arrivare a un risultato a dir poco ambizioso: il primo Rapporto sul disagio sociale e povertà nella provincia di Viterbo con dati e statistiche alla mano.
E il 10 maggio è il grande giorno. Giovedì prossimo, infatti, alle 16;30 nell’aula magna del Rettorato dell’Università della Tuscia, Viterbo con Amore presenta il convegno le “Fragilità ferite”.
L’occasione per presentare in pompa magna, davanti alle massime autorità civili e religiose del territorio, questo studio di oltre 238 pagine, fiore all’occhiello dell’associazione di volontariato viterbese.
Il primo Rapporto sul disagio sociale e povertà di Viterbo con Amore è stato finanziato dalla Regione Lazio e realizzato con il supporto scientifico dell’associazione Casa della parola in collaborazione con la Caritas diocesana di Viterbo e di Civita Castellana.
“Siamo di fronte dicono i curatori - a una mappatura del territorio realizzata attraverso un metodo socio-statistico per monitorare sia il livello di pervasività e di diffusione delle principali forme di povertà e disagio sociale (alcolismo, tossicodipendenza, problemi relativi alla casa a al lavoro, violenze sessuali, criminalità, usura…) sia le problematiche connesse ad alcune principali categorie di persone socialmente più deboli e emarginate (disabili, immigrati, anziani, minori, detenuti…), tenendo costantemente presente che, a una forma di disagio o di povertà, finiscono spesso per sommarsene altre, rendendo complessa e multiproblematica la sofferenza dei soggetti interessati”.
Il Rapporto contiene, dopo i vari capitoli tematici dedicati alle singole tipologie di povertà e sofferenza sociale, una sezione dedicata agli ultimi dati disponibili sui bisogni rilevati e sulle attività delle Caritas di Viterbo e di Civita Castellana e una sezione dedicata ai cinque distretti sociali della provincia, che comprende per ciascuno di essi una scheda sintetica dell’ultimo Piano di zona disponibile e una scheda statistica di ciascun Comune contenente dati socio-demografici aggiornati.
Inoltre, poiché tra gli scopi del Rapporto c’ è anche quello di rendere conto, seppure in maniera inevitabilmente parziale, del sistema delle risposte in atto sul territorio, si è ritenuto opportuno far precedere la sezione dedicata ai Piani di zona distrettuali da una scheda sintetica descrittiva riguardante i progetti attivati in ambito sociale che fanno capo sia alla Provincia sia al Comune di Viterbo, i cui rispettivi Servizi Sociali hanno collaborato alla fornitura del relativo materiale conoscitivo.
Per arrivare alla stesura di questa opera imponente hanno collaborato oltre a tutti i comuni della provincia, anche la Provincia, la Asl, la Questura, l’Ater, la Camera di Commercio, la casa circondariale di Mammagialla, i sindacati confederali e gran partTe delle associazioni di volontariato come Eta Beta, Erinna, Ceis, Arlaf, Ancescao, Gavac e così via del territorio.
“Un simile sussidio dice il presidente di Viterbo con Amore Pino Genovese - si propone di essere particolarmente utile anche a quanti a diversi livelli sono chiamati a prendere decisioni operative o di indirizzo riguardanti persone socialmente disagiate, i quali, disponendo di uno strumento che contribuisca a valutare il grado di adeguatezza degli interventi in atto sulla base della effettiva dimensione delle esigenze e delle emergenze locali, possano calibrare le proprie scelte alla luce di una conoscenza quanto più puntuale e corrispondente alla situazione reale.
Con questo Rapporto siamo riusciti a mettere in rete tutte le realtà che operano da diversi punti di vista nel campo del sociale. Aprendo una riflessione sullo stato del disagio nella nostra provincia, numeri alla mano”.
Il convegno le Fragilità ferite si aprirà alle 16,30 con i saluti del rettore dell’Università della Tuscia Marco Mancini, del presidente di Viterbo con Amore Pino Genovese, dei consiglieri regionali Giuseppe Parroncini e Nando Gigli.
L’intervento introduttivo sarà affidato al vescovo di Viterbo Lorenzo Chiarinelli. Poi sarà la volta delle relazioni del curatore del Rapporto, Luca Di Sciullo, e del redattore Simonpietro Cusi. Interverranno tra gli altri, don Alberto Canuzzi, presidente del Ceis e Massimo Palombo. La conclusioni saranno affidate al presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. Coordinatrice del convegno sarà Elena Simontaccchi
A ogni partecipante verrà consegnata gratuitamente una copia del rapporto.