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Alessandro Mazzoli
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- Una convocazione congiunta dei consigli provinciali di Viterbo e di Roma per dire no al carbone prevista per lunedì 21 maggio a palazzo Valentini a Roma.
Questa la novità scaturita ieri pomeriggio dall’incontro tenutosi nella capitale tra il presidente della Provincia di Viterbo, Alessandro Mazzoli, quello della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, numerosi sindaci e rappresentanti del movimento no-coke. Erano presenti anche l’assessore provinciale alla Partecipazione Giuseppe Picchiarelli, e i consiglieri Bengasi Battisti e Riccardo Fortuna.
“Un’iniziativa forte, sia dal punto di vista politico che amministrativo” la definisce Mazzoli.
E dallo scopo dichiarato: “Sarà l’occasione per approvare una delibera che chieda la riapertura della conferenza dei servizi per la riconversione a carbone della centrale Enel Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia, come del resto già espresso dal ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraio Scanio”.
Al consiglio provinciale congiunto verranno formalmente invitati anche il presidente della Regione Piero Marrazzo, i sindaci dei Comuni interessati dall’eventuale riconversione ma anche quelli di Roma, Walter Veltroni, e Viterbo, Giancarlo Gabbianelli, insieme ai movimenti.
Nel corso dell’assise, inoltre, le due Province si accorderanno sulle modalità di avvio di uno studio di fattibilità che sia alternativo al carbone, predisponendo, ciascun ente secondo le proprie possibilità, anche le risorse economiche da destinarvi.
“L’impegno economico che prenderemo formalmente il 21 maggio continua il presidente va nella direzione di riaprire la conferenza dei servizi, predisponendo documenti altri rispetto a quelli già redatti per ragionare concretamente sulle alternative al carbone”.
Un no chiaro e forte al carbone, quello pronunciato nuovamente ieri dai presidenti Mazzoli e Gasbarra, che hanno ripetutamente chiesto ai cittadini di sospendere lo sciopero della fame, pur dando loro atto della determinazione nel proseguire la protesta, per evitare l’insorgere di gravi problemi di salute. E il movimento No coke oggi ha raccolto l’invito.
“Ho seguito con grande preoccupazione e apprensione le notizie riguardanti le condizioni degli scioperanti afferma Mazzoli e mi solleva il fatto che abbiano sospeso lo sciopero della fame in favore di una forma alternativa di una protesta da portare avanti insieme e con forza, continuando nel cammino già intrapreso da mesi e che avrà uno dei suoi momenti cruciali nell’ordine del giorno che approveremo a Roma.
Ringrazio il presidente Gasbarra per aver indetto la riunione di ieri e per aver scelto di ospitarci il 21 maggio”.
All’incontro ha partecipato anche l’assessore Picchiarelli. “Intendo ringraziare dice tutte quelle donne e quegli uomini che hanno messo a repentaglio la propria salute per protestare contro la riconversione a carbone.
Sono loro l’avanguardia di un disagio e di una preoccupazione montante tra tutta la popolazione dell’alto Lazio e dei territori limitrofi. E per questo va loro riconosciuto il merito di spingere l’opinione pubblica a tenere sempre alta l’attenzione sulla centrale di Civitavecchia”.
“Soltanto grazie a loro si è reso possibile questo risultato conclude Picchiarelli perché hanno garantito con la loro protesta che tutti conoscessero un fenomeno che altrimenti sarebbe rimasto ignorato, se è vero come è vero che oggi c’è ancora chi parla di carbone pulito”.