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Santa Maria in gradi
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- Il prossimo 2 marzo alle 9,30 all’aula magna del rettorato dell’Università della Tuscia a S. Maria in Gradi è in programma un incontro sull’archeologia nella provincia di Viterbo.
Sinergie di Stato a beneficio del territorio: sono quelle del Dipartimento di Scienze del Mondo Antico della Facoltà di Beni Culturali dell’Università di Viterbo e della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria meridionale, uniti sotto l’insegna di una “archeologia a tutto campo”, capace di integrare ricerca, didattica, tutela, valorizzazione e divulgazione del patrimonio della Tuscia, un’area dove le stratificazioni della Storia costituiscono il corpo di un paesaggio unico al mondo, la cui fragile bellezza è da preservare con caparbia lungimiranza. In esso infatti si rispecchia non solo l’identità di chi vi abita e di chi lo ama, ma anche una porzione speciale della realtà nazionale dei Beni Culturali, sempre più esposti a rischio di degrado.
Fra nuove scoperte, ricerche mirate, studi e pubblicazioni scientifiche i due enti protagonisti dell’incontro si accreditano come l’esempio di una collaborazione statutariamente doverosa, reciprocamente vantaggiosa, socialmente utile.
Dalla Grotta Antica nel monte Soratte, alla Tomba dei Leoni Ruggenti in Veio, alla necropoli di Guadocinto in Tuscania, al santuario etrusco di Macchia delle Valli in Vetralla, emerge un orizzonte sorprendente, che giustifica le attente ricerche di topografia antica, condotte secondo il modello ‘a mosaico’ della Carta Archeologica d’Italia, dove ogni monografia edita costituisce una tessera capace di svolgere il compito di documentare e proteggere l'esistente: luoghi, manufatti, memorie scritte.
Nella vicina Ferentium in modo speciale si sono concentrati, anno dopo anno, indagini, scavi e rilievi che hanno visto protagonisti centinaia di studenti di tutte le regioni d’Italia e anche stranieri. Dopo la mostra del Novembre 2002, sono maturate nuove scoperte comprendenti un arco di tempo che dalle preesistenze etrusche abbraccia l’età romana per sfociare nell'alto medioevo.
Sinergie di Stato vitali, collaborative e appassionate, messe in campo dai protagonisti dell’incontro, a favore della collettività, nonostante il difficile quadro economico e il sofferto riassetto organizzativo in atto.