Riceviamo e pubblichiamo
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Francesco Bigiotti
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-Ancora un altro rinvio sulla decisione del terzo scalo e già questo dovrebbe essere sufficiente a suscitare indignazione, ancora una volta il Presidente Marrazzo si permette di dire "a Novembre decideremo", accampando diritti che sappiamo non dovrebbe avere, parteggiando per Frosinone e dimostrando, ancora una volta, di non essere il Presidente di tutti.
Solo ieri, Sposetti e Fioroni hanno bacchettato il Governatore ed il Capogruppo Parroncini per il modo in cui la Regione Lazio sta vergognosamente tentando di forzare la mano al Ministro Bianchi, giusta presa di posizione la loro ma, a mio avviso, non sufficiente.
Cari leaders del partito democratico io credo che la vostra attenzione debba essere rivolta anche su ciò che accade a Viterbo, anche se qui sicuramente la stanza dei bottoni è più piccola e di pulsanti, sul quadro comandi, ce ne sono decisamente meno.
Dico questo perché ciò che accade a Palazzo Gentili non mi piace affatto, non mi è piaciuto, ad esempio, il presidente Mazzoli quando si e lasciato sfuggire di mano il Consiglio provinciale aperto sull'aeroporto, lasciando "l'uso del microfono" per almeno quattro quinti del tempo ad alcuni cittadini contrari allo scalo, consentendogli di monopolizzare tutta la seduta.
Non mi piace, però, nemmeno quando lascia troppo, veramente troppo, spazio ai fantomatici comitati anti-aeroporto, dove militano personaggi che si preoccupano delle polveri sottili degli aerei ma non si accorgono che Marrazzo, con il benestare di Mazzoli, sta cercando il raddoppio della discarica di Monterazzano che li sommergerà di rifiuti, deturpando in maniera definitiva il nostro ambiente.
Questo gruppetto di persone, piccolissimo nel numero ma con la voce molto alta, ha avuto più volte in uso "l'apparato provincia", sale conferenza, annessi e connessi per amplificare ulteriormente la propria voce devastante per il nostro territorio.
Molto ambiguo il comportamento di Mazzoli nella gestione politica interna con Rifondazione. Il partito di Bertinotti prima vota la mozione a favore dell'aeroporto, assieme a maggioranza e minoranza in Consiglio provinciale, poi ci ripensa.
Anche a Frosinone la posizione di Rifondazione è ugualmente contraria all'aeroporto, l'unica differenza che mentre lì il Presidente della Provincia, Scalia, ha cacciato senza mezzi termini Rifondazione dalla Giunta da noi, a Viterbo, un Presidente troppo debole continua a dare spazi e amplificatori ai contrari.
Chi ama il nostro territorio non può che essere convinto che quella dell'aeroporto è l'ultima grande possibilità per poter fare il salto di qualità.
Ciampino è ormai al collasso, trovare una soluzione è diventa un'emergenza prioritaria, il Direttore dello scalo romano si è espresso in maniera decisa a favore di Viterbo perché consapevole che, vista la situazione generale già in essere, i tempi per essere operativi nella nostra città sarebbero di gran lunga inferiori rispetto a Frosinone o Latina.
Non è questo il solo motivo tecnico che rende Viterbo preferibile, gli organismi preposti alle valutazioni tecniche, Enac, Enav e Aeronautica Militare si sono espresse in maniera chiarissima e, in un quadro generale che tiene conto di decine di parametri tecnici, hanno stilato la seguente classifica: Viterbo 41 punti, Latina 21 punti, Frosinone 18 punti.
A chi cerca di argomentare cercando la scusa della linea ferroviaria che a Viterbo è certamente da potenziare (questo rappresenta l'unico punto in cui Frosinone sembrerebbe superare Viterbo) è facile rispondere: un binario in più si può sempre aggiungere, mentre le condizione geografiche, orografiche e meteorologiche difficilmente il "Padre Eterno" ce le lascerebbe cambiare!
Concludo con un invito a Mazzoli:
"caro Alessandro, su questa partita nessuno di noi può più scherzare, le nostre posizioni politiche sono sempre state distanti, questa volta, però, il dovere civile di stare insieme in una battaglia essenziale per lo sviluppo definitivo del nostro territorio ci impone i camminare vicini, io spero in un tuo atteggiamento veramente più deciso con chi tenta di interferire con la nostra crescita.
Per te, Alessandro, questo è ormai diventando un vero banco di prova per poter dimostrare a tutti, anche a me da sempre tuo deciso oppositore, di essere veramente un Presidente con "le palle".
Francesco Bigiotti