Riceviamo e pubblichiamo - Ora basta. L’ennesimo rinvio della decisione su dove nascerà il terzo scalo aeroportuale del Lazio, mette in luce la confusione e l’incapacità con cui il centrosinistra sta trattando la questione dell’aeroporto.
Prima giugno, poi luglio, per arrivare a settembre. Giunti ad ottobre ci dicono che bisogna pazientare ancora fino a novembre. Ma a che gioco stiamo giocando?
Il susseguirsi di tutti questi rinvii non è stato supportato nemmeno da una credibile motivazione. In tutto questo tempo, la Regione Lazio non ha mai spiegato qual è il vero problema che gli impedisce di esprimersi.
Anche il Governo non è da meno. A sentir loro sembra quasi che non sappiano di cosa stiamo parlando. Ora è troppo: i cittadini della Tuscia non meritano questo trattamento a dir poco irrispettoso. Ed insieme a loro, va detto a chiare lettere, non possono essere dimenticati i territori limitrofi come l’Umbria e la bassa Toscana che aspettano da tempo che lorsignori dicano qualcosa.
Se alla Regione Lazio e al Governo non sanno cosa fare, glielo diciamo noi: dovete scegliere Viterbo.
Perché? Perché è il sito più idoneo ad ospitare la nuova struttura. L’abbiamo spiegato almeno cento volte. Avete dati, studi e autorevoli pronunciamenti. Questi tentennamenti insospettiscono e non possono essere ulteriormente accettati.
Dell’equilibrio istituzionale con cui il consigliere Parroncini svolge il suo mandato alla Regione Lazio, i viterbesi non sanno che farsene.
Visto che è così attento a non dispiacere gli altri consiglieri del Lazio, smetta almeno di prendere in giro i cittadini della Tuscia, perché un consigliere regionale ha il dovere di rappresentare al meglio i bisogni e gli interessi del proprio territorio. Parroncini non lo sta facendo, così come non lo sta facendo il ministro Fioroni.
Diciamolo chiaro. La questione dell’aeroporto è troppo importante per lasciare spazio al bon ton istituzionale, bisogna darsi da fare ogni giorno, in ogni sede.
Basta tentennamenti.
Presidenza provinciale di Alleanza Nazionale