Senza filtro - l consigliere della V circoscrizione Paolo Caravello ancora una volta torna a denunciare l’incresciosa situazione inerente al perdurare del vergognoso stato di degrado della fontana a sfera sita all’ingresso della parrocchia di S. Leonardo Murialdo, una situazione che si protrae ormai da circa quattro anni in cui gli sporadici interventi di manutenzione non sono stati sufficienti a garantire al monumento il decoro che merita.
Concreta la denuncia di Caravello il quale dichiara: ”Da mesi ormai l’opera del maestro Capotondi è recintata e la circostante area verde continua ad essere invasa da vetri di bottiglia,sporcizie varie e perfino dal relitto di un telaio di ciclomotore, il tutto “condito” con gli immancabili escrementi canini che la fanno da padrone.
Nessuna traccia di lavori in corso, tanto meno d’interventi di operatori ecologici, il completo abbandono di un’area di pregio spesso invasa anche dalle auto che sconfinano dal limitrofo parcheggio per giungere a sostare a pochi metri dalla fontana.
Eppure ricordo quando del mese di luglio del 2006 pubblicamente, tramite la stampa, sollecitai l’amministrazione ad intervenire per sanare quello che non esito a definire un “offesa” ai cittadini viterbesi, a quel tempo rispose soltanto il consigliere comunale Contardo (An) il quale tramite la testata giornalistica Tusciaweb il giorno 8 agosto 2006 dichiarò che da parte sua si sarebbe fatto promotore d’intervenire presso l’assessorato competente per includere la fontana dentro la recinzione della piscina comunale come previsto dal progetto e ciliegina sulla torta avrebbe anche installato delle telecamere da collegare al già esistente impianto (?) di video sorveglianza della piscina stessa. Della serie volevamo stupirvi con effetti speciali ma non ci siamo riusciti!
Infatti purtroppo devo constatare che a distanza di 14 mesi da tali affermazioni nulla di quanto promesso si è fatto, i risultati sono sotto gli occhi di tutti,uno scandalo se si considera che all’incirca lo stesso tempo è stato sufficiente per innalzare il palazzo dell’ATER presso largo M. Cervino.
Mi rincresce dover tornare a segnalare situazioni spiacevoli ma non riesco a comprendere e soprattutto a giustificare il perdurare di tale stato di degrado,e se il problema è di carattere economico ritengo ancor più ingiusto spendere migliaia di euro per rifare il look a Via Marconi per poi “abbandonare” i quartieri periferici di Viterbo.
La mia coscienza di cittadino, il ruolo d’amministratore che rivesto e le continue lamentele della gente del mio quartiere che quotidianamente incontro m’impone di non chiudere gli occhi davanti a tali situazioni d’inciviltà ma di denunciarle con forza , anche perché a mio avviso non esistono cittadini di seria A e altri di serie B e per favore smettiamola con la solita scusa delle priorità dei lavori da eseguire, anche perché ormai non ci crede più nessuno!”.