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Il presidente Marrazzo
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Riceviamo e pubblichiamo
- Ma Marrazzo chi è?
Per rimanere nell’ambito della stessa trasmissione televisiva in onda su RAI3, ricordiamo la celebre frase di Lubrano: “La domanda sorge spontanea”.
Oggi, raccogliendo qua e là pensieri e parole espressi in forme più o meno aggraziate, più o meno fiduciose della sorte che avvolge Viterbo, più o meno autorevoli, più o meno strumentali, in molti si pongono la domanda lecita e rispettosa: Marrazzo chi è?
Il merito di aver finalmente acceso un forte dibattito va al ministro Fioroni e a Sposetti perché, in ordine di tempo dall’ultimo rinvio del presidente Marrazzo, sono stati i primi a rilasciare una intervista ad un noto quotidiano locale on-line. Poi, però, è successo di tutto e limitandomi a raccogliere gli interventi giunti al Comitato, oltre che pubblicati sulla stampa locale, questo è il riassunto nudo e crudo che si può stilare.
Ma Marrazzo chi è per dettare legge al ministro Bianchi?
Ma Marrazzo chi è per tentennare su una decisione già scritta da ENAC ed ENAV a favore di Viterbo?
Ma Marrazzo da chi è sostenuto per mettere in crisi la sua stessa coalizione?
Ma Marrazzo è il regista o il presentatore di tale copione (vedesi esperienza RAI3)?
Ma Marrazzo è la soluzione o il problema al dilemma “come dire a Frosinone e Latina che non possono sperare in un aeroporto low cost”?
Ma Marrazzo cosa sta ipotizzando per distribuire contentini a destra e a sinistra?
Ma a Viterbo i politici tifano davvero o recitano?
Tralasciando i primi sei quesiti perché riassunti nella conclusione di questo intervento, riguardo l’ultimo punto: “Ma a Viterbo i politici tifano davvero o recitano?”, oggi come oggi, il Comitato (inteso sì nel direttivo ma ancor di più nel numero di iscritti che rappresenta) può soltanto che apprezzare i politici locali che si sono espressi in questi giorni senza mezzi termini, con valutazione critica e senza risposte diplomatiche da prima repubblica, innescando una reazione a catena che ha fatto riaccendere gli animi tra i viterbesi andati politicamente in letargo per il silenzio radio strategicamente attuato dai nostri parlamentari.
Con gli animi si sono accese nuovamente le speranze e l’interesse per puntare su una politica forte e in grado di rappresentare questo territorio.
Interessi leciti sostenuti da indiscutibili requisiti tecnici, ambientali e della sicurezza aerea e non da “pressing mediatico e psicologico” attuato in altre province che chiedono di “decidere presto su base politica e non tecnica”. Una fiducia e una speranza che la nostra gente finalmente può, se non altro, riporre nel singolo personaggio politico.
Anche il presidente Mazzoli che qualche giorno fa ha tenuto un comportamento diplomatico e di condivisione per gli eterni signori del No, oggi, con il comunicato firmato unitamente all’assssore Trappolini ed inviato al governatore Marrazzo, ha riscattato un momento di “impreparazione”.
Signori, quando l’informazione si limitava al cartaceo, quando era soggetta a censura, quando la gente per ignoranza o scarsa attenzione si affidava ciecamente ai rappresentanti istituzionali, quando il volume di comunicati dovevano fare i conti con lo spazio a disposizione sui fogli di giornale, quando erano in pochi a scrivere per tutti, tutto era possibile.
Oggi una falsità, un doppio gioco, un’azione premeditata e contorta, attuata contro le lecite e sacrosante attese della gente comune che ogni giorno convive con mille problemi, grazie alla tempestività di internet ed al suo archivio mondiale aggiornato in tempo reale senza problemi di spazio, arginando per la quantità di informazione anche l’inclinazione delle singole testate che, per lo stesso evento, riescono ad imprimere ciascuna una diversa chiave di lettura, per tutti questi motivi un tentativo di ingannare il cittadino, ha le ore contate e non gli anni come un tempo.
Non si continui a pensare che il “cittadino comune” è definito tale perché non conta nulla.
Maurizio Pinna
Segretario Comitato aeroporto e opere della Tuscia