Riceviamo e pubblichiamo - Tutti contro tutti, cercando l'egemonia.
Siamo alla vigilia, tanto attesa, del varo del Partito democratico e tutto il mondo della sinistra è in fermento.
Tra qualche giorno assisteremo alla nascita di una grande partito che, nelle aspettative di tutti, dovrebbe rappresentare uno dei volani della nuova politica, un riferimento per le tantissime persone moderate che sono alla ricerca di un moderno sistema di dialogo politico.
Le premesse non fanno una "grinza", i buoni propositi ci sono tutti, ma la realtà dei fatti rispetta davvero i principi che hanno motivato, in origine, questa scelta?
Tutti i moderati che, come me, fanno politica ispirandosi ai nobili principi del "bene comune" non possono che rimanere positivamente coinvolti dall'idea di avere un nuovo soggetto moderno, moderato e, soprattutto, democratico con cui confrontarsi.
Certo ciò che sta accadendo in questi ultimissimi giorni mi sta, in verità, facendo venire alcune perplessità, perché non riesco a percepire quella coesione, tra i vari protagonisti, che dovrebbe invece essere cosa scontata almeno in questa fase iniziale.
Ho letto di un duro attacco di Sposetti a Marrazzo e a Parroncini, anche il Ministro Fioroni, sia per sua bocca che per quella dell'amico Ciprini, non c'è andato certo "col fioretto", Fassino contro Sposetti senza esclusione di colpi, Sposetti che per non essere da meno tenta di forzare la mano con la candidatura del sindaco di Montalto per far dispetto a Fassino, Mazzoli che difende Sposetti (quando questi attacca la magistratura per i fatti di Montefiascone) e sconfessa la stessa "associazione del partito democratico", la quale aveva preso le distanze da Sposetti contestandolo duramente.
Beh un po' di confusione in verità ancora c'è, poi ancora non si è iniziato a parlare delle varie "micro leadership", come ad esempio segreteria provinciale, segreteria comunale, capogruppo in provincia, capogruppo in comune, presidenze di società, candidature elettorali ed altre piccole cosucce di questo genere, proprio un bel lavoro si profila per chi dovrà dirigere questa nuova baracca!
La mia sensazione è che in questi giorni siano iniziate le schermaglie per difendere il territorio, gli uni contro gli altri, una lotta fratricida per far capire chi comanda.
Il povero Parroncini che le prende a destra e a manca, lui non risponde per dovere istituzionale, ma intanto un fuoco su di lui si è aperto, senza esclusione di colpi, da parte di chi ha contribuito alla sua crescita e che ora, resosi conto che è cresciuto troppo, vorrebbe ridimensionarne la statura.
Vuoi vedere che tra poco (qualche mese) scappa fuori D'Alema che vuole creare un nuovo partito?
E Veltroni? Agnello sacrificale predestinato? Alcuni maligni lo stanno pensando seriamente, ma si sa sono solo ipotesi!
Un augurio di superare rapidamente queste piccole diatribe e diventare, come partito, un vero modello di confronto democratico per tutti noi.
Francesco Bigiotti Udc