- Violenza sulle donne, dalla Provincia un bando per arginare il fenomeno. Lo scopo è quello di aumentare l’offerta di strutture sul territorio, cercando così di rispondere ai diversi bisogni di cui ogni donna è portatrice.
Il è rivolto a enti locali, associazioni, cooperative sociali e organizzazioni di volontariato iscritte agli albi regionali, e mira alla predisposizione di una graduatoria di progetti relativi all’istituzione di centri di accoglienza e case rifugio per donne maltrattate.
Già dallo scorso anno palazzo Gentili ha avviato dal 2006 una collaborazione con l’associazione Erinna, per garantire alle donne vittime di maltrattamenti e violenze servizi di intervento e accoglienza.
Oggi dunque la Provincia, insieme alla Regione Lazio, propone questa nuova iniziativa per rafforzare l’incisività dell’azione di contrasto.
Il termine ultimo per la presentazione dei progetti è fissato per il 14 novembre, da inviare direttamente alla Regione Lazio. Qui una commissione tecnica di esperti delle Province e della Regione provvederà alla valutazione di quelli da finanziare.
Nelle proposte dovranno essere indicati costi di gestione e strutturali, finalità, metodologie operative e gestionali, tipo di prestazioni offerte, modalità di coordinamento con la rete dei servizi sul territorio, con l’autorità giudiziaria e con la scuola, ogni altro elemento che definisca le caratteristiche della struttura in relazione alla sua tipologia e al servizio svolto, tipologia del personale e quota oraria mensile per ogni figura professionale, criteri deontologici cui gli operatori devono attenersi, modalità cui viene garantita la sicurezza agli ospiti e agli operatori, cronogramma del progetto.
“Rispetto a un fenomeno purtroppo così drasticamente in crescita dice l’assessore alle politiche sociali Giuseppe Picchiarelli è fondamentale non abbassare la guardia e garantire un’efficace azione fondata su diversi aspetti. Il primo è quello culturale, di sradicamento della concezione attualmente diffusa, quindi un intervento di prevenzione. Il secondo è un ruolo di contrasto, per garantire la necessaria accoglienza alle donne vittime di violenza di qualsiasi tipo. Un’accoglienza che non ha nulla a che vedere con la semplice testimonianza di solidarietà e vicinanza, ma che al contrario vuole essere uno stimolo per il recupero della stima di sé, che purtroppo in casi simili viene annullata”.
Da qui un ringraziamento a chi finora ha lavorato in questa direzione. “A questo proposito mi riferisco all’associazione Erinna, che con competenza e dedizione porta avanti l’accoglienza in un percorso pieno di difficoltà”.
Intanto l’assessorato alle Politiche sociali ha organizzato per il 23 ottobre un’iniziativa sul tema per illustrare agli interessati nei dettagli l’operazione. La riunione si svolgerà nella sala conferenze di via Saffi, dalle 11 alle 13. Sono invitati tutti i Comuni della Tuscia, le associazioni, le cooperative sociali e le organizzazioni di volontariato iscritte agli albi regionali.