- Dal 3 al 25 Novembre 2007 nella Sala del Conclave di Palazzo dei Papi, verrà allestita sotto la spinta dell'Associazione S.Giacinta Marescotti una rassegna di dipinti raffiguranti la Santa, a cura di Italo Faldi.
La santa nacque a Vignanello nel 1585, da Marcantonio Marescotti e Ottavia Orsini, col nome di Clarice, entrò nel Monastero di clausura di San Bernardino, a Viterbo, nel 1605, diventando monaca terziaria francescana col nome di Giacinta.
Nel 1618 dopo una lunga malattia, Giacinta modificò il suo altero modo di vita all'interno del monastero, dedicandosi totalmente alla penitenza e all'aiuto degli altri. Fondò due Congregazioni: i Sacconi, con cui si occupò di malati convalescenti nella Chiesa della Madonna delle Rose, e gli Oblati di Maria Vergine, che si dedicavano gli anziani, nella Chiesa di San Carlo a Pianoscarano.
Morì nel Monastero il 30 gennaio 1640, nel 1726 Papa Benedetto XIII la iscrisse nell'elenco dei Beati, mentre sarà Pio VII a emettere la Bolla di Canonizzazione, il 24 maggio 1807.
Il 2007 è quindi anno giacintiano, bicentenario della canonizzazione.
L'associazione che porta il suo nome, nel quadro di una riscoperta della sua figura, dopo la integrale pubblicazione delle lettere, le giornate di studio storiche - archivistiche, con questa mostra sposta l'attenzione, su un altro aspetto inedito della santa: il suo volto.
Italo Faldi, che torna a firmare un evento a Viterbo dopo più di venti anni di assenza, ha impostato la rassegna giacintiana come “una ricerca sul campo per verificarne la frequenza del culto nelle varie epoche e la sua diffusione nel territorio”.
Risultato sono trenta opere, tra cui sei pale di altare di grandi dimensioni, con dipinti provenienti essenzialmente dal monastero di San Bernardino a Viterbo, dai Palazzi Ruspoli, dalle chiese di Vignanello, da quelle romane di S. Lorenzo in Lucina e di S. Teodoro in Palatino ed altre ancora.
A corollario dei quadri in mostra, sei incisioni a stampa raffiguranti dipinti ora non più esistenti.
La sede espositiva del Palazzo Papale rende maggiormente giustizia ad una mostra che ha superato i confini della mera rassegna iconografica, trovando opere sia di grandi interesse documentale sia di rilevanza artistica, tutte ruotanti attorno alle due date cardine del 1726 (Beatificazione) e del 1807 (Canonizzazione).
Sottolinea Faldi: “Sono stati riportati alla luce, per merito delle ricerche di Giorgio Felini autore del catalogo, personalità di pittori minori, ma non certo privi di merito, particolarmente attivi per Casa Ruspoli, come il poco noto Sigismondo Rosa e un del tutto sconosciuto Francesco Nicolosi.”
Di questi autori figurano in mostra diverse opere.
Merito assoluto della rassegna, aver portato nuovi contributi alla conoscenza della pittura romana del Seicento e del Settecento.
Si propone quindi all'attenzione del pubblico e degli studiosi, un florilegio di opere inedite o da molti anni celate al pubblico.
Opere tutte comunque unite dalla rappresentazione dell'immagine della santa, compresi tre ritratti, che ci rimandano il vero volto di Giacinta.
Molti dei quadri presenti in rassegna (ben dieci) sono stati oggetto degli inderogabili restauri a cura ed onere dell'Associazione organizzante.
La rassegna verrà inaugurata da S.E. Mons. Lorenzo Chiarinelli, vescovo di Viterbo, sabato 3 Novembre 2007 alle 18,00.
Proseguirà fino al 25 Novembre, con i seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 19,30, il sabato e la domenica dalle 10,00 alle 19,30.