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Da sinistra: Massimo Chiaravalli, Arnaldo Sassi, Simone Canettieri e Massimo Luziatelli. Al centro: Annabella Morelli
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- Il titolo: “L’ultimo miracolo di Santa Rosa”. Il contenuto: il racconto degli undici giorni (dal 23 agosto al 3 settembre 2007) più difficili della Macchina di Santa Rosa di Raffaele Ascenzi e Contaldo Cesarini.
Gli autori: quattro giornalisti e un fotoreporter che hanno voluto fissare nel tempo l’evento straordinariamente drammatico della tromba d’aria abbattutasi su Viterbo e su “Ali di luce”.
E’ nato così l’istant-book che narra e illustra la disavventura del “campanile che cammina”, provocata da un evento atmosferico straordinario e risolta nel migliore dei modi, grazie alla tenacia e al coraggio di un gruppo di viterbesi, capaci in pochissimo tempo di riparare un danno che sembrava irreparabile.
Un racconto di rigorosa ricostruzione giornalistica, illustrato da decine di fotografie inedite (molte delle quali scattate e gentilmente concesse dallo stesso ideatore di “Ali di luce” Raffaele Ascenzi), nel quale le sensazioni e gli stati d’animo dei protagonisti si mescolano al rincorrersi degli eventi, in quella che s’è rivelata una corsa contro il tempo da vincere a tutti i costi.
Una testimonianza di come una città intera abbia saputo reagire alla violenza della natura e sia stata capace di vincerla, il ricordo di un evento che per certi versi simile a quanto accadde il 3 settembre 1967, quando il “Volo d’angeli” di Giuseppe Zucchi si fermò in via Cavour entrerà sicuramente a far parte della storiografia e della tradizione viterbese.
Il libro sarà presentato mercoledì 24 ottobre (alle ore 17) a palazzo Brugiotti (via Cavour 67) dal professor Massimo Miglio, docente di storia medievale all’Università della Tuscia, alla presenza degli autori, del presidente della Fondazione Carivit Aldo Perugi (che ha fortemente voluto l’iniziativa) e di quello del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa Roberto Capoccioni (cui andranno tutti i proventi della vendita del libro, da utilizzare per opere di solidarietà).