- Dalla mimetica da combattimento al saio francescano.
Questa, in sintesi la storia da romanzo di padre Gianfranco Maria Chiti, che da Comandante della Scuola Sottufficiale dell’Esercito di Viterbo dal 1975 al 1978, smise la divisa da ufficiale per indossare quella più modesta del frate francescano.
Il 4 e 5 ottobre 2007 a Viterbo, nella Scuola Sottufficiali dell’Esercito, si svolgerà la Commemorazione di Padre Gianfranco Maria Chiti.
Il Centro Italiano Femminile (CIF), Associazione Culturale di Formazione Sociale, ha chiesto, infatti, la disponibilità alla Scuola Sottufficiali dell’Esercito ad organizzare un convegno su Padre Chiti poiché, una volta divenuto frate francescano, fu anche assistente spirituale di questa associazione.
La Scuola Sottufficiali ha subito aderito con entusiasmo all’iniziativa, quindi assieme al CIF è iniziata l’organizzazione dell’evento, che ha portato al coinvolgimento di varie amministrazioni civili, comandi militari, associazioni combattentistiche e d’Arma, attività commerciali e semplici cittadini.
“La figura di Padre Chiti afferma il Generale Alexitch costituisce un vanto per l’Esercito Italiano per una serie di grandi e nobili motivi. In virtù del suo esemplare comportamento, durante la campagna di Russia, nel 1942, fu decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Nel dopoguerra, prestò servizio nelle Unità dell’Esercito Italiano con abnegazione ed altissimo impegno.
Ho avuto modo di costatare che la Città di Viterbo conserva viva la memoria del periodo in cui è stato Comandante della Scuola Allievi Sottufficiali. Emblematica e coraggiosa è stata la successiva scelta di vita conclude il Comandante della Scuola Sottufficiali dell’Esercito che lo ha portato, come affermava egli stesso a ‘mettere il saio sulla sua vecchia tuta mimetica da combattimento’, coerentemente con la propria fede e cristianità.”
“Radici cristiane e promozione umana integrale” - afferma Maria Antonietta Russo, presidente del CIF Lazio è stato il fulcro intorno al quale il Centro Italiano Femminile ha focalizzato l’attenzione per il 2007, anno europeo per le pari opportunità.
La figura di Padre Chiti ci induce a riflettere con comune sentire sulla testimonianza di un uomo che ha saputo coniugare con esempio e rigore la priorità della vita, della pace, della giustizia in sintonia con la dottrina sociale della Chiesa. La consapevolezza dell’evidenza centrale della spiritualità cristiana testimoniata nella laicità, porta in evidenza l’importanza di un costante approfondimento di mediazione con le Istituzioni, la società civile e militare”.
A tutte le attività della due giorni dedicata a Chiti è gradita la presenza dei cittadini che, gratuitamente, potranno partecipare.