Riceviamo e pubblichiamo - A seguito della seduta di Consiglio Comunale andata deserta per mancanza del numero legale, nei più disparati commenti si leggeva come l’amministrazione Gabbianelli sia ormai ferma.
Come si faccia a dire certe cose mi sfugge, poiché nei 15 giorni precedenti il Consiglio di venerdì scorso si era dato vita ad una serie di iniziative, accordi, inaugurazioni importanti per la città di Viterbo.
Il recupero di spazi sociali nel cuore di Viterbo e mi riferisco alla rinnovata struttura conosciuta come Ex Eca, dove, dopo i lavori di recupero e ristrutturazione dei 13 appartamenti, questi sono stati affidati, all’interno del progetto “Dopo di noi” a tre associazioni di volontariato, Eta Beta, Amici di Galliana e Vita Autonoma, che metteranno a disposizione queste case protette ai ragazzi disabili che non hanno i genitori o alla loro scomparsa.
Un’opera imponente il restauro coniugata ad un’iniziativa di carattere sociale altrettanto importante.
Il tutto mentre a livello nazionale il governo Prodi parla di sociale solo per i tagli ai contributi.
E la scuola materna del Murialdo trasformata e irriconoscibile dopo sei mesi di lavoro costata al Comune cinquecentomila euro? Una struttura capace di ospitare 90 bimbi divisi in quattro sezioni, con ambienti di pregio, ampi spazi di verde attrezzato e aule in linea con i migliori standard qualitativi e normativi.
E il nuovo centro anziani a La Quercia, con due sale polivalenti e una sala Tv e ascolto musica ?
Uno spazio che mancava nella popolosa frazione, un posto dove gli anziani potranno scacciare la solitudine, una struttura di qualità dove potranno socializzare.
E l’accordo con i sindacati che ha permesso il salvataggio di 57 posti di lavoro nel settore mensa scolastica?
Un’amministrazione ferma non mette in discussione il funzionamento delle società comunali Cev e Francigena, cercando le soluzioni più adatte per una migliore e più conveniente gestione o non pensa alla realizzazione di un parcheggio interrato che cambierà il volto della città.
A meno che tutto questo non conti, a meno che gli interventi per i lavoratori, gli anziani, i bambini, i disabili non vengano considerati interventi di secondo piano o addirittura superflui, a meno che non si ritenga più importante mettere in risalto delle frizioni politiche che ci possono stare, direi normali, dopotutto le troviamo in grande stile nel governo nazionale, le possiamo avere anche noi, può mancare il numero legale ad un Consiglio Comunale, senza che ci si dimentichi giornalmente di amministrare nell’interesse della comunità.
Enrico Maria Contardo
Consigliere Comunale Viterbo