Riceviamo e pubblichiamo - L’inchiesta del Sole 24Ore pubblicata mercoledì, che ha messo in luce la posizione di assoluta idoneità della nostra città ad ospitare il nuovo aeroporto civile, rappresenta una sorta di ulteriore chiarimento rispetto ad un messaggio che da tempo ribadiamo: l’aeroporto deve essere realizzato a Viterbo.
Lo diciamo in modo chiaro, senza troppi giri di parole, perché a nostro avviso la stagione dei tentennamenti è durata fin troppo, così come è durata in maniera intollerabile l’attribuzione di una scelta a carattere strategico-economico nazionale e sovranazionale, in base a presunte vicinanze politiche. La posizione di Alleanza Nazionale su questo versante è stata sempre inequivocabile, così come lo è stato l’impegno e la costanza del sindaco Gabbianelli.
Se nel servizio pubblicato mercoledì, infatti, si è potuto leggere che uno dei più importanti fattori che giovano alla causa viterbese è l’esistenza di una pista di 1500 metri, questo lo si deve all’impegno di Gabbianelli e del Generale Fiori.
Sembrano lontani quei tempi in cui, nell’indifferenza generale, si lavorava a favore dell’aeroporto di Viterbo, ma se ad oggi ci troviamo a poter recitare un ruolo da protagonisti è proprio grazie ad un percorso iniziato da anni e che non si è mai interrotto.
A confermarlo è l’impegno del sindaco a rispondere ad uno degli aspetti che generalmente ed impropriamente viene visto come un neo della Tuscia: i collegamenti con Roma.
Pur sottolineando che possono essere migliorati, tramite investimenti che possono riguardare qualsiasi altra realtà deputata ad ospitare un aeroporto, è bene ricordare che la soluzione di collegare Viterbo ad Orte in modo rapido, per poi recarsi velocemente a Roma o in qualsiasi altra città italiana, risale al lontano 1999.
In un articolo del Messaggero del 19 novembre del ‘99, infatti, Gabbianelli propose di creare un sistema di collegamento ferroviario con Orte che fosse moderno e rapido, soluzione che ad oggi appare la più percorribile e che è stata sposata anche da altri amministratori, nonché imprenditori pronti ad investire sul progetto.
Non ci risulta che in altre realtà analoghe ci siano identiche e sottoscritte disponibilità.
In attesa che questo progetto venga valutato e realizzato, va detto comunque che Viterbo dispone di un raccordo stradale con Orte tale che il servizio di collegamento potrebbe essere coperto tramite l’utilizzo dei bus. In questo modo la nostra città sarebbe praticamente collegata a Roma in un’ora, sommando i tempi del bus e del treno.
Si sottolinea che i tempi europei di collegamento su gomma per gli aeroporti, hanno una durata media che va da un’ora a un’ora e mezza.
Quindi non ci possono essere scuse: la scelta deve essere Viterbo.
Maurizio Federici
Commissario del Circolo Territoriale di Viterbo