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Giuseppe Parroncini
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-“La delibera di rimodulazione della diaria giornaliera nelle Rsa è un provvedimento che si è reso necessario per la piena attuazione della normativa nazionale (D.P.C.M del 14 febbraio 2001) e per la realizzazione del Patto per il risanamento e la modernizzazione della sanità laziale”.
Lo ha dichiarato il capogruppo dell’Ulivo in consiglio regionale, Giuseppe Parroncini, in merito al nuovo sistema di ripartizione-.
“La delibera non è animata da alcun intento vessatorio ha proseguito Parroncini - ma dall’esigenza di razionalizzare la materia, dettando regole chiare ed uniformi, che sappiano coniugare le ragioni del risanamento con quelle di un accesso equo alle prestazioni. Inoltre essa, proprio per il suo carattere di generalità e riordino complessivo, non può prevedere deroghe ed esclusioni. I suoi effetti non possono che applicarsi a tutto il territorio del Lazio, senza margini di discrezionalità.
E’ sbagliato, quindi, “liquidare” questo provvedimento come mero strumento per fare cassa. Questa delibera, infatti, nasce dalla necessità di attuare il principio della proporzionalità nei pagamenti, con la determinazione di fasce di reddito alle quali rapportare l’entità del concorso economico degli utenti. Un criterio certamente più equo rispetto a quello utilizzato antecedentemente, non agganciato allo stato economico degli assistiti”.
“Con la stessa delibera ha aggiunto Parroncini- sono stati stanziati 6 milioni di euro aggiuntivi per gli oneri riguardanti la rimodulazione, con particolare riguardo alle esigenze ed i compiti riguardanti i comuni.
Va precisato che la Delibera ha un carattere sperimentale e nella fase transitoria di 12 mesi sarà possibile intervenire per le rimodulazioni e correzioni che si dovessero ritenere opportune, magari ampliando l’area assoggettabile a sgravi e riduzioni.
C’è quindi un preciso lavoro dell’assessorato teso a valutare le eventuali osservazioni ed esigenze di miglioramento, in modo tale da costruire un quadro il più possibile equilibrato ed armonico”.
“Una delibera informata ad un giusto principio di equità sociale ha concluso Parroncini- finalizzata a tenere nel dovuto conto le ragioni delle categorie più deboli, realizzando un riequilibrio nel rapporto fra capacità economiche. Ai cittadini appartenenti alle fasce più deboli vengono assicurate, infatti, maggiori tutele, a partire dal formale riconoscimento del diritto a mantenere, anche in regime di ricovero, la pensione sociale o il suo equivalente economico dal reddito percepito.
Non è assolutamente il caso, quindi, di cedere il passo alle polemiche ed alle strumentalizzazioni, soprattutto in ambiti così delicati ed importanti. La Regione non ha fatto altro che recepire ed applicare la normativa nazionale, sempre nell’intento dichiarato di costruire un modello socio-sanitario più equo e moderno”.