Riceviamo e pubblichiamo - Caro direttore,
in un periodo in cui si è portati a dare risalto alle cose che non vanno, sottacendo quelle che funzionano egregiamente, mi sento in dovere di segnalare un’ottima iniziativa, a favore degli anziani afflitti da patologie croniche, fortemente voluta da Aloisio direttore generale della locale Asl.
Purtroppo si sa che, ad una certa età, il rischio del ricovero ospedaliero è estremamente alto e, in relazione alla gravità della patologia, può reiterarsi nel tempo con conseguente stress psicologico dell’ammalato e disagio per i familiari che debbono assisterlo.
Così, da oltre cinque anni, accade per mia madre che ,affetta da gravi problemi cardiologici, è costretta a più ricoveri annuali (3-4) per l’insorgere di edema polmonare con scompenso cardiaco grave permanendo presso il nosocomio 10-15 giorni a ricovero.
Nell’ottobre del 2006 e stata costituita, presso l’ospedale di Acquapendente, una struttura dipartimentale “Day hospital geriatrico” con 4 posti letto ed il cui organico è costituito da medico ed un operatore infermieristico.
L’attività svolta dalla struttura è di tipo diagnostico - terapeutico. Associata ad un servizio di consulenza neuropsicologica svolta da due psicologhe provenienti dalla struttura complessa di neuropsicologia di Belcolle.
Da quella data, avendo chiesto ed ottenuto l’inserimento di mia madre nel programma di controllo bimestrale (esami diagnostici di vario tipo), non è stato più necessario il ricovero ordinario in quanto, sulla scorta degli esiti di diagnostica, le è stata di volta in volta “aggiustata” la terapia.
Il risultato è che con due ore di ricovero presso il day hospital sono stati raggiunti obiettivi non isignificanti.
E’ stato evitato infatti
- il trauma del ricovero ordinario per mia madre;
- il disagio per il sottoscritto che, quale unico figlio, quotidianamente sentiva l’obbligo morale di recarsi da Viterbo ad Acquapendente per assisterla;
- il dispendio di risorse economiche per l’Azienda Sanitaria Locale.
Se si considera che a tutt’oggi, dai dati in mio possesso, la struttura ha concretizzato:
.110 ricoveri ;
.290 prestazioni ambulatoriali,
.40 valutazioni medico-legali
.dei ricoveri effettuati oltre il 70% ha evitato il ricovero ordinario.
si può ben dire che l’intuizione di Aloisio è stata premiante.
Concludo coll’esprimere al dottor Remo Brenci ed all’operatore infermieristico Claudio Ronca la mia gratitudine per l’elevata professionalità e le profondi doti umani che li contraddistinguono.
A lei un grazie per l’ospitalità.
Generale Roberto Grifoni