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Gabbianellii
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-Il sindaco di Viterbo Giancarlo Gabbianelli ha presentato in prima lettura in Commissione Const ( Affari costituzionali, governance europea, spazio di libertà, sicurezza e giustizia) al Comitato delle Regioni il parere di cui é relatore sul libro verde sul futuro regime comune europeo in materia di asilo.
Il parere passerà successivamente in commissione Const il 7 dicembre e verrà adottato definitivamente in Sessione plenaria dal Comitato delle regioni il 6-7 febbraio 2008.
Il lavoro cominciato con il seminario del 10 ottobre che ha coinvolto le Istituzioni, gli enti locali e regionali e molte Ong europee, intende contribuire alla stesura da parte della Commissione europea di una proposta in materia d'asilo nella primavera 2008.
In apertura del suo intervento, Gabbianelli ha espresso l'intenzione di accompagnare il parere con un'appendice che descriva le migliori pratiche in materia di rifugiati e richiedenti asilo promosse dai territori, di cui presenterà i primi dati raccolti nella prossima riunione di Commissione Const del 7 dicembre. I
n quella data, Gabbianelli rappresenterà il Comitato delle Regioni durante l'audizione sul Libro Verde che sarà tenuta dal vice Presidente della Commissione Europea e responsabile della Giustizia e Affari Interni della stessa Commissione on. Franco Frattini.
“Auspico che questo sia l'inizio di un lavoro proficuo su una tematica di così grande importanza per le nostre realtà locali e regionali”, ha detto”.
E’ a livello territoriale, infatti, che si fronteggiano le emergenze legate all’afflusso dei richiedenti asilo e dove bisogna mettere in atto un processo di integrazione.
Ritengo di fondamentale importanza sviluppare un ampio scambio di opinioni e la collaborazione delle istituzioni ai diversi livelli nei paesi membri, per affrontare il fenomeno dei richiedenti asilo in tutte le sue componenti, dall’emergenza all’occupazione e all’integrazione”.
Ricordando quanto sviluppato dall' Anci insieme al Ministero dell'Interno, secondo quanto stabilito dalla legge Bossi Fini, ovvero l'attivazione del Servizio centrale del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (che utilizza risorse europee, nazionali e locali, a sostegno degli enti che sul loro territorio hanno volontariamente fatto parte del sistema , mettendoli in rete), Gabbianelli ha citato l'esperienza di Viterbo, dove è attivo un centro di accoglienza che fa parte del sistema centrale di protezione e ha sottolineato come i comuni si trovino in prima linea riguardo l'argomento , dovendo fronteggiare ogni giorno la necessità di rispondere a situazioni di emergenza con pochi mezzi a disposizione.
“Penso che per favorire l’integrazione - ha concluso -sia necessario, in relazione ai servizi forniti dagli enti locali e regionali, superare il concetto di “assistenza materiale” in favore del concetto di “accoglienza integrata” (che comprende servizi di assistenza e orientamento alla persona e l’avvio di percorsi di inserimento socioeconomico).
Si rende prioritario un cambio nella percezione politica e culturale che, fermo restando il riconoscimento e il rispetto dei valori del paese di destinazione non preveda il distacco dalle culture di provenienza, quando non siano aggressive e intolleranti, ma favorisca la nascita di percorsi di avvicinamento, consentendo ai rifugiati di sentirsi non più come “stranieri” o “ospiti”, ma partecipi delle vicende di quartieri, città, Stati, e dell’Unione europea in cui risiedono.”