- Se la delibera con cui la Regione Lazio ha fatto lievitare fino al 100% i costi a carico dei pazienti delle Rsa vuol significare modernizzazione della sanità laziale e risanamento siamo proprio a posto.
Quella del consigliere Regionale Parroncini è una difesa tecnica, una difesa d’ufficio, questo invece è un problema politico, è un problema vero, non filosofia politica, un problema che metterà in ginocchio intere famiglie che, difficilmente riusciranno a adempiere ai nuovi obblighi contrattuali, basterà un reddito di 13.100 euro per vedersi tartassati.
Difendere, come ha fatto il consigliere regionale Ds e in parte alcuni componenti del neonato spaccato in tre PD di Viterbo, la scellerata delibera è veramente un insulto verso quelle famiglie che hanno un familiare nelle Rsa, e che d’ora in avanti vedranno i contributi regionali drasticamente ridotti.
“Risanamento e riequilibrio”, i termini usati da parte di un’amministrazione regionale su cui si vocifera il commissariamento per i troppi debiti accumulati, termini che sono solo una presa in giro nei confronti dei cittadini, piuttosto che un atto di buona amministrazione.
Questo provvedimento significa solamente un vero e proprio abbandono dei pazienti delle Rsa.
Intere famiglie non avranno più contributi, a chi servisse aiuto economico dovrà chiederlo ai Comuni, già gravati dalle spese sociali fino all’inverosimile.
A “risanare e riequilibrare” i costi della sanità della Regione Lazio saranno soprattutto ai cittadini della Tuscia l’unica provincia del Lazio che ha nel suo territorio le Residenze sanitarie assistenziali.
Le altre non dispongono di queste strutture, o al limite in numero irrisorio. Diverso il discorso per il Comune di Roma, che gode di fondi straordinari sotto tutti i punti di vista.
Appare evidente come la Regione Lazio abbia deciso di tartassare il Viterbese e di mettere a carico dei suoi cittadini i costi di un servizio che dovrebbe assicurare lei.
Almeno a sentire i proclami elettorali della sinistra a sostegno alle fasce più disagiate, dovrebbe essere così.
Come hanno ammesso anche quegli esponenti del Pd che si sono dichiarati contrari alla delibera regionale, quando si tratta della salute dei cittadini non ci si può basare solamente sulla disciplina di partito, purtroppo non tutti la pensano così in casa loro.
Il nostro scopo è intraprendere un percorso politico con l’intento di fermare un atto vergognoso che grava sulle spalle di chi si trova in condizioni a dir poco difficili.
Alleanza nazionale non rimarrà indifferente di fronte all’ennesimo tentativo di colpire il nostro territorio.
Enrico Maria Contardo
Consigliere Comunale Viterbo