- Quinta edizione della Sagra del Fungo Ferlengo. Tarquinia rende di nuovo omaggio al prelibato frutto dell’autunno. Due i weekend dedicati alla manifestazione: dal 26 al 28 ottobre e dal 1 al 4 novembre.
Stand per la degustazione del fungo degli etruschi, musica dal vivo, iniziative e giochi per i bambini, convegni e folklore, per una festa che, riproposta lo scorso anno, dopo un lungo stop, è molto sentita dalla città.
Con la sagra farà mostra di sé il mercatino dei prodotti locali. Inaugurazione venerdì alle ore 18.00, presso l’Alberata Dante Alighieri, il sito scelto per la manifestazione che tante soddisfazioni ha dato lo scorso anno. Sabato convegno sul fungo ferlengo alle ore 18.30, presso la sala della ISDER, con relatori di prestigio quali i prof. Rino Ragno dell’Università la Sapienza di Roma e Giuseppe Nascetti dell’Università della Tuscia. Dopo le polemiche dello scorso anno, questa edizione nasce con la forte sinergia tra L’università Agraria ed il Comune di Tarquinia.
Finiti i contrasti, è nata l’alleanza strategica per realizzare progetti e rassegne di grande interesse.
“Sono orgoglioso che la Sagra del Fungo Ferlengo - afferma il vice presidente dell’Ente di Via Garibaldi, Sergio Mancinelli continui a crescere e rinnovi una tradizione che altri avevano abbandonato.
Il ferlengo rappresenta forse l’unica vera tipicità del territorio. Per questo va valorizzato ed in tale ottica fu pensata la sagra, precorrendo i tempi. Oggi celebriamo la quinta edizione e cerchiamo di recuperare con forza e convinzione gli anni persi”.
Per il vice sindaco Giovanni Olivo Serafini “la promozione dei prodotti tipici locali rappresenta una priorità per il territorio. Le aziende di Tarquinia producono la qualità ed il ruolo delle istituzioni pubbliche è di aiutarle a crescere. La Sagra del Fungo Ferlengo può e deve tornare ad essere l’evento dell’autunno. Un momento turisticamente importante per Tarquinia”.
Da evidenziare, infine, l’importante aiuto delle associazioni locali, dal Comitato dei Festeggiamenti Medievali Borgo dell’Argento alla ProLoco Tarquinia, dalla Hermes a Tarquinia Viva; tutti hanno dato un contributo sostanziale perché il comune etrusco diventi, durante i giorni dell’evento, la “Città del Gusto”.