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Palazzo dei Priori
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- Santa Rosa fa il miracolo. Riesce a unire il Partito Democratico in consiglio comunale.
All’ordine del giorno c’è la delibera sui danni causati dalla tromba d’aria al traliccio a San Sisto e le due anime del Pd, il gruppo già formato e i consiglieri che ancora non hanno aderito, votano compatti no.
Mentre la maggioranza si divide.
Con tre astensioni equamente divise tra i partiti. Turchetti (An), Raggi (Fi) e Taborri (Udc).
La delibera ottiene quindici sì, tredici no e tre astenuti.
Dopo un lungo dibattito in cui si è cercato di spulciare tra le cifre degli oltre 370mila euro di costo.
Anche se, per un emendamento presentato dall’Udc, quello approvato non è un documento con cui si liquidano le somme.
“La cifra esatta sarà determinata dai tecnici spiega Rodolfo Gigli quindi il voto è solo per garantire che la somma finale possa avere una copertura”.
Un primo conteggio della delibera approvata parla di 334mila 551 euro per i danni al traliccio e la messa in sicurezza del traliccio, e 35.842 euro per competenze professionali dei responsabili di cantiere.
Vanno aggiunti con variazione di bilancio, 120mila euro ai 250 mila previsti nella delibera di giunta del 12 settembre. Con il parere favorevole del collegio revisori dei conti e il parere del legale secondo cui a pagare deve essere il Comune. Anche se alcuni passaggi restano da chiarire.
“L’amministrazione e la ditta chiede Callea (Pd) hanno un’assicurazione che copre questo tipo di danni?”.
Spulciando tra le fatture: “Non si sa quanto esattamente pagheremo osserva Ottavio Raggi (Forza Italia) - ci sono documenti che gridano vendetta. Nel cantiere c’erano cinque operai. Invece per sei giorni si pagano pranzo e cena a 25 persone”. A tavola lo segue anche Innocenzi.
“Si sono pagati osserva trecento pasti a trenta euro l’uno in un ristorante a Vetralla. Quando si sa che un buono pasto è di sei euro”.
Fracassini getta acqua sul fuoco: “Il settore tecnico farà i conti. Se i pasti a Vetralla non sono congrui, saranno tolti. Si tratta di preventivi. Da avvalorare dagli uffici tecnici. Di quelli ci fideremo”. Incassato il sì del consiglio, meglio guardare avanti. Al prossimo tre settembre, per esempio.