- La riserva naturale delle Saline: una risorsa da valorizzare e in grado di svolgere un ruolo di primo piano per lo sviluppo del territorio.
E’ stata una visita importante quella che l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Mauro Mazzola e dagli assessori Anselmo Ranucci, Angelo Centini e Giancarlo Capitani hanno svolto ieri mattina insieme al direttore del Decos (Dipartimento di Ecologia e Sviluppo Economico Sostenibile) dell’Università della Tuscia Giuseppe Nascetti ed agli uomini della Guardia Forestale, per fare il punto della situazione sul recupero ambientale e sullo stato di avanzamento dei cantieri nell’antico borgo.
“E’ stato un incontro molto utile, afferma il direttore del Decos per illustrare all’amministrazione comunale la nuova realtà delle Saline. Alcune delle opere previste sono, infatti, già ultimate ed entro il mese di novembre saranno inaugurate”.
Tra le prime ad avere il taglio del nastro, saranno i laboratori di genetica molecolare applicata all’acquacoltura e di monitoraggio ambientale della costa, ed il centro di avannotteria sperimentale.
Mentre nei prossimi mesi saranno aperti al pubblico il centro visite, la foresteria ed il museo del sale, e nella primavera del 2008 l’eco-albergo.
“Eco-albergo aggiunge Nascetti che avrà al suo interno un centro benessere.
L’obiettivo fondamentale, però, sarà la realizzazione delle terme al di fuori dell’area umida. Terme che dovranno disporre di attrezzature medico-sanitarie in grado di rispondere alle più specifiche esigenze, e che permetteranno di far rendere economicamente la gestione della riserva naturale, senza avere più bisogno del sostegno delle istituzioni”.
“Ambiente e sviluppo sostenibile conclude - sono un binomio vincente che può produrre ricchezza ed occupazione”. Tema questo che trova pienamente d’accordo il primo cittadino Mauro Mazzola.
“Le Saline di Tarquinia e l’ecosistema ancora intatto che ospitano, dichiara il sindaco Mazzola costituiscono una grande opportunità. Condivido in pieno il pensiero del dottor Nascetti, quando sostiene che ambiente e sviluppo sostenibile sono possibili, specialmente per un territorio, come il nostro, che presenta vaste aree ad alto interesse naturalistico”.
“E l’oasi, ubicata accanto al sito archeologico di Gravisca conclude rappresenta uno dei più chiari esempi. Qui non è utopia pensare di avviare una pianificazione ad ampio respiro basata sul connubio arte e natura, perché esse sono da sempre una prerogativa di Tarquinia”.