- Pediatra di famiglia: parte da Viterbo un nuovo modello organizzativo che sarà ripreso a livello regionale. E’ quanto è emerso nel corso del convegno “Il Ruolo del pediatra di famiglia” che si è svolto lo scorso 21 ottobre presso Pianeta Benessere. Un incontro importante che ha portato nel capoluogo della Tuscia oltre 300 medici specializzati del settore provenienti da tutta Italia.
La manifestazione è stata organizzata dal Cipe (Confederazione italiana pediatri), il cui vice segretario nazionale, Carlo Crescenzi, è anche il coordinatore delle attività territoriali e consultoriali della Pediatria per la Asl di Viterbo.
Nel corso della giornata di approfondimenti, a cui hanno partecipato tra gli altri anche il direttore generale, Giuseppe Aloisio, e l’assessore regionale alla Sanità, Augusto Battaglia, è emerso che l’area pediatrica territoriale sviluppato dall’azienda, e incentrato sul ruolo del pediatra di famiglia, ha prodotto dei benefici enormi al servizio sanitario locale e a tutta la cittadinanza. “Restringendo al minimo il concetto spiega Carlo Crescenzi abbiamo risparmiato in maniera significativa, aumentando le prestazioni.
Il tutto grazie a un modello di rete i cui principali attori sono i pediatri che lavorano, gomito a gomito, con gli operatori sanitari ospedalieri e con quelli dislocati sul territorio. E’ quello che intendiamo noi, con i fatti, per appropriatezza”.
E allora, spazio ai numeri, molto più eloquenti di mille parole.
Capitolo spesa farmaceutica pediatrica: “La Asl di Viterbo - dice il coordinatore - negli ultimi due anni ha risparmiato circa 840mila euro, la più virtuosa in tutto il Lazio, un primato che abbiamo raggiunto anche per quanto riguarda la copertura vaccinale”.
Codici bianchi (i casi di pazienti non gravi che si presentano al Pronto soccorso): “Li abbiamo ridotti del 55% - precisa Crescenzi -. Il tutto grazie a una comunicazione continua ed efficace tra gli operatori interessati”.
E infine, la scelta del pediatra di famiglia all’atto della nascita, direttamente in ospedale, effettuata nella sola Asl di Viterbo, sempre a livello regionale.
“Risultati incoraggianti conclude Crescenzi apprezzati anche dall’assessore Battaglia, il quale si è impegnato a riproporre la nostra esperienza come modello da adottare per tutte quelle realtà laziali che si apprestano a creare un’area pediatrica territoriale moderna ed efficiente”.