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- Continuano a piovere riconoscimenti e premi per l’Università Agraria di Tarquinia , questa volta a salire agli annali della cronaca sono gli splenditi cavalli allevati presso il Centro Aziendale dell’ente per ben due volte sul podio alla XXVII edizione della Mostra Nazionale del Cavallo Maremmano.
"Dopo anni di buio stanno arrivando riconoscimenti importanti - afferma l’assessore Alberto Blasi per il quale . I risultati conseguiti sono incontestabili, la stazione di monta pubblica istituita presso l’Università Agraria è andata oltre ogni aspettativa.
Ripartendo da zero siamo riusciti a superare la quota record di 32 fattrici maremmane, che oltre ad accedere al contributo su puledro nato, potranno fregiarsi di avere al loro fianco un esemplare figlio di uno stallone del calibro e del valore di Eschilus, cavallo dalle linee di sangue importanti giusto connubio tra il maremmano classico e il cavallo sportivo, ausilio importante anche alle aziende che hanno creduto nella serietà della nostra proposta.
I cavalli dell’Università Agraria non sono più solo carne da macello, ma vanto ed orgoglio per il territorio, come confermato dai recenti premi vinti con continuità e dall’unanime apprezzamento per esemplari sempre più appetibili per il mercato. Esemplari provenenti dalle linee genealogiche storiche, che a partire da quest’anno potranno fregiarsi affianco al nome dell’affisso “della Roccaccia”".
"I fatti parlano chiaro - dice il presidente Alessandro Antonelli -, i riconoscimenti non mentono, non solo parole, per noi il rilancio del territorio è obbiettivo reale e passa anche e soprattutto attraverso l’immagine e la qualità della razza maremmana.
Un’attenzione che non è passata inosservata, culminata nella individuazione dell’Università Agraria quale capofila per il progetto Fieracavalli 2007, da parte della regione Lazio.
Stiamo lavorando alacremente per Verona conclude il pPresidente l’obbiettivo è portare lo spirito che ci ha mosso fino ad ora a Fieracavalli, nell’ambito di un progetto che parli del Lazio, dei suoi cavalli, della sua cultura, dei suoi sapori e delle sue tradizione. Il cavallo come veicolo per scoprire il territorio, energia positiva per la riscoperta delle suggestioni.
Fonte di reddito e opportunità in relazione con l’ambiente ed il paesaggio, uno sprone per le aziende che hanno voglia di investire in questo campo".
Nel mentre continua l'opera dell’ente che, in collaborazione con l’Associazione Ippica Tarquiniese, vara nel primo week-end di ottobre la seconda edizione del Raduno di autunno, visto anche il successo della passata edizione ed il favore di un clima non propriamente autunnale.
Una due giorni tra natura e cavallo che sta diventando tappa fissa anche per appassionati e turisti, un occasione da non perdere.