- “Il centro di formazione professionale di Tarquinia è ormai alla paralisi.
L’inerzia e il totale disinteresse dell’assessore provinciale ai servizi sociali Giuseppe Picchiarelli è inammissibile”. Così il sindaco Mauro Mazzola si rivolger al presidente della provincia di Viterbo Alessandro Mazzoli, chiedendosi se ci sia una sottesa intenzione di far chiudere la struttura.
Cosa che, se fosse vera, troverebbe il primo cittadino pronto ad opporsi.
“Vorrei ricordare afferma Mauro Mazzola che in una recente Giunta, dove si deliberava l’istituzione di nuovi corsi professionali, chiesi che fosse previsto quello di estetista.
Dall’assessore Picchiarelli mi fu garantito, e in più occasioni confermato, l’inserimento del corso in questione. In seguito ho potuto costatare, con molta amarezza, che la scelta era stata dirottata ad altri centri professionali”.
“Disattese quindi le aspettative dell’incremento del numero delle aule, già stabilito con esplicito accordo tra gli assessori alla pubblica istruzione, al patrimonio ed alla formazione e deluso dal rifiuto di concedere l’attivazione del corso di estetista, per il quale tra l’altro si erano ottenute numerose preiscrizioni, e per il quale mi ero impegnato, con una lettera indirizzata all’assessore, a mettere a disposizione le aule necessarie, colmando il vuoto lasciato dall’amministrazione provinciale, mi trovo oggi a dover lamentare una penosa situazione nei pochi corsi superstiti”.
“Il corso attivato di “addetto all’agenzia turistica” conclude ha carenza di professori le cui graduatorie sono ferme dalla metà di agosto; il corso di “Commis di sala e bar” non è stato rinnovato e la seconda annualità è anch’essa priva di insegnanti.
Il centro rimane così in piedi solamente per la buona volontà di alcuni impiegati che fanno di necessità virtù ed impegnano gli studenti in attività ad ogni modo attinenti. Ma senza materiale didattico e le attrezzature necessarie, andare avanti diventa arduo”.