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Candido Socciarelli, verrà confermato segretario provinciale dell'Udc
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- Alla Quercia, al terzo congresso provinciale dell’Udc si prepara il bis per Candido Socciarelli.
Un congresso unitario, quello di oggi, in cui il segretario uscente non avrà concorrenti.
“Il clima è più che buono e in quest’anno e mezzo la dirigenza ha lavorato all’unisono”.
Un anno e mezzo da segretario, che bilancio traccia?
“Positivo. Perché il congresso del febbraio 2006 ha unificato la vecchia struttura alla nostra entrata. Abbiamo lavorato. Ma siamo ancora a metà per costruire una classe dirigente radicata sul territorio”.
Socciarelli si candida a guidare due anni importanti per la politica locale.
“Si vota in trenta comuni nel 2009, compreso Viterbo e insieme alle europee.
L’anno successivo ci saranno regionali e provinciali, dove noi puntiamo a riprendere un ruolo all’interno di queste due amministrazioni, soprattutto la Provincia che la scorsa volta abbiamo regalato al centrosinistra per una serie d’errori d’impostazione. Poi ci sono le politiche. Quando si faranno? Non credo nel 2011, ma molto prima”.
Come si arriverà a fine legislatura a Palazzo dei Priori?
“In questi anni ci sono stati scontri su alcuni provvedimenti per i quali avevamo un’idea diversa rispetto agli alleati. Ma sul piano politico, problemi non ce ne sono stati. Abbiamo retto bene.
Sul piano amministrativo abbiamo avuto differenziazioni. Continueremo a lavorare insieme”.
Qualche consigliere Udc, però, ha lavorato molto in autonomia. Con la sua assenza ha fatto anche venire meno il numero legale a una delle ultime sedute di consiglio.
“Dopo tre anni e mezzo da parte di qualcuno c’è un po’ di stanchezza. Amministrazione e sindaco dovrebbero cercare di coinvolgere maggiormente i consiglieri. Non avverto un problema di natura politica”.
Udc a Viterbo fedele alleato della Cdl o si guarda intorno?
“Se non succede niente d’eclatante, non ci saranno problemi. E’ un’alleanza consolidata e riproporrò questa linea al congresso”.
Gigli prossimo sindaco di Viterbo? “Questo lo dovreste chiedere a lui, non so ne abbia voglia, ma non credo”.
Allora Santucci...
“A un anno e mezzo di distanza qualsiasi nome si faccia, si rischia di bruciarlo. Quindi non ne farei”.