-“Ricordo al consigliere Francesco Battistoni che la mia partecipazione al primo seminario internazionale sull’espulsione dai processi lavorativi degli over 45 rientra nell’ambito progetto Chronos, finanziato dal FSE, cioè il fondo sociale europeo.
La Provincia di suo ha messo esclusivamente le professionalità, in quanto la presenza al convegno in Spagna rientra nel progetto europeo, al quale abbiamo partecipato con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni europee affinché alla fase di analisi segua l’attivazione da parte dell’Ue di finanziamenti per l’attivazione di piani di reintegro dei lavoratori”.
L’assessore alle Politiche del lavoro, Stefano Di Meo, replica così ai rilievi mossi dal consigliere Battistoni sulla sua adesione all’appuntamento tenutosi a Pontevedra, in Spagna, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni locali, della Grecia, della Repubblica Ceca e della Slovenia e di altri Paesi dell’Ue.
“L’accusa di aver sperperato denaro pubblico continua Di Meo non ha quindi motivo di essere lanciata: l’adesione della Provincia al progetto Chronos comportava la partecipazione al convegno in Spagna. Il consigliere Battistoni, in qualità di ex assessore, dovrebbe ricordare avendoci anche lui partecipato, che l’Unione europea porta avanti molti progetti di studio in diversi settori, tra cui quello del mercato del lavoro, che poi potrebbero sfociare in ulteriori stanziamenti per la concretizzazione di programmi”.
Altra considerazione dell’assessore: “Visto che le cause della perdita del posto di lavoro sono da imputare alle dinamiche del mercato globale, Battistoni non può pensare che la soluzione possa essere trovata indipendentemente dalle politiche che Bruxelles mette in campo.
La delocalizzazione dei processi produttivi non si decide mica a Viterbo. Noi, come Provincia, abbiamo attivato il progetto ‘Pari’, in collaborazione il ministero del Welfare e la Regione Lazio, che ha portato al reiserimento lavorativo di 45 lavoratrici e lavoratori del Viterbese, over 40 e prima in mobilità.
Se accanto all’azione locale, possiamo mettere in moto anche politiche mirate da parte dell’Unione europea, di lavoratori ne potremmo salvare molti di più.
Per questo abbiamo presentato la situazione del Viterbese in un convegno europeo, così da sensibilizzare un intervento mirato per quegli oltre 7 mila cittadini con più di 45 anni, che nella nostra provincia cercano una nuova occupazione”.