Riceviamo e pubblichiamo - Parata di stelle, ieri mattina all’ospedale di Belcolle.
La presentazione del nuovo asilo aziendale rappresentava una ghiotta occasione per compiere lo sprint finale in vista delle primarie del nascituro partito democratico. Un’occasione da non perdere.
E così, di fronte ai dipendenti del comparto sanità, lunedì mattina il gran cerimoniere Aloisio ha tolto i panni di direttore generale per indossare quelli di regista, mettendo in scena un appuntamento dai contorni a dir poco teatrali.
Il cast era da premio Oscar: protagonista principale il ministro Fioroni, affiancato dal consigliere regionale Parroncini e dall’assessore alla sanità della Regione Lazio Battaglia.
Dopo le prime battute, si è capito subito come Aloisio avesse optato per il genere “Fantasy”, visto che secondo i protagonisti i meriti della realizzazione di questa nuova struttura sono totalmente a carico del centrosinistra.
Anzi, a sentirli, il nuovo asilo aziendale è nato nonostante il buco di bilancio lasciato dalla vecchia Giunta regionale. Ma che bravi! Peccato che i 192.000 euro utilizzati per realizzare l’asilo sono stati stanziati proprio dal centrodestra durante lo scorso mandato.
Ma è meglio soprassedere su questo: durante un appuntamento elettorale come quello di ieri mattina, certi piccoli particolari è meglio non dirli.
E così, lo spettacolo è andato avanti tra pacche sulle spalle e sorrisi smaglianti. Degno di nota è stato il secondo atto. A vestire i panni di protagonista questa volta è stato l’assessore alla sanità Battaglia, che, con fare hollywoodiano, ha recitato una parte da brividi, arrivando addirittura a far credere ai presenti che la Regione Lazio sia fortemente impegnata sul versante della sanità. In fondo il Fantasy non ha limiti per definizione.
Momento di grande pathos, è stato quando l’assessore Battaglia si è dimenticato di dire che i contributi per le Residenze Sanitarie Assistenziali sono stati tagliati dalla Regione Lazio, andando così a gravare drammaticamente sulle spalle delle 770 famiglie della Tuscia interessate dal provvedimento. In quel momento c’è stato un attimo di silenzio. Tutti i presenti si aspettavano un’entrata in scena del consigliere regionale Parroncini, in modo da chiarire subito la questione. Sembrava un assist confezionato su misura, ma niente. Evidentemente nel copione preparato da Aloisio, non c’era scritto che i pazienti delle RSA sono stati abbandonati dalla Regione Lazio.
Per dovere di cronaca dobbiamo ammettere che anche Parroncini è rimasto male dalla mancanza dei dati sulle RSA. Sembrerebbe, infatti, che gli accordi prevedessero che la parte del salvatore della patria, spettasse proprio a lui. Invece niente.
Per Parroncini una piccola comparsata. Anzi, all’ultimo momento gli è stato riservato il ruolo di colui che viene sconfitto dal supereroe Fioroni. Durante il suo intervento, infatti, il “nostro” ministro della pubblica istruzione ha sottolineato come la Regione Lazio stia risanando il buco di bilancio, senza tener conto delle virtù delle singole ASL laziali.
A tal proposito va detto che il debito è stato spalmato su tutte le aziende sanitarie allo stesso modo, a prescindere dai meriti o demeriti gestionali, azzerando così le differenze che ci sono tra le diverse realtà della Regione. E così la “rappresentazione teatrale” si è conclusa con uno scontro tutto interno al neo partito democratico, scontro che ha fatto intuire il vero motivo per il quale è stata organizzata la presentazione di lunedì mattina.
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