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Un'immagine del premio Ciotti |
Senza Filtro - Giunto alla sua terza edizione, il premio Sandro Ciotti anche quest’anno premierà la creatività e l’impegno civile dei tifosi.
L’appuntamento è alle 18,00 di domenica 14 ottobre, presso il complesso monumentale di San Sisto a Montalto di Castro, per proseguire nell’iniziativa - voluta dalla Fondazione Solidarietà & Cultura onlus, patrocinata dalla Regione Lazio, sostenuta dalla Provincia di Viterbo, dal Comune di Montalto di Castro e da numerosi sponsor locali - che si propone di rilanciare lo spettacolo calcistico riportandolo alle sue più sane motivazioni: la gioia di partecipare e di comunicare.
Verranno riconosciute e premiate le iniziative che si oppongono al più cupo frasario di odio e violenza, alla patologica evocazione del nemico. Attentato sistematico allo spirito dello stadio e alla sua comunità che, nella stragrande maggioranza, reclama la festa e la condivisione. Segnali confortanti arrivano, in questo senso, negli stadi di oggi. Uno su tutti, la ribellione dei tifosi che allo stadio di Torino hanno denunciato il lanciatore di un petardo.
La drammatica vicenda di Catania del 2 febbraio l’assassinio dell’ispettore capo di polizia Filippo Raciti ha segnato un punto di non ritorno nei nostri stadi di calcio. Per la prima volta lo Stato sembra voler affrontare il problema della violenza in modo radicale, apportando misure drastiche, in certi casi anche punitive nei confronti della componente sana del nostro calcio. Il riferimento è alla proibizione temporanea degli striscioni che nella loro accezione creativa e ludica hanno rappresentato e rappresentano un fenomeno grandioso di letteratura popolare.
La presenza della signora Marisa Grasso, vedova Raciti, sarà la testimonianza forte e commovente di come un lutto privato e nazionale possa diventare un motore di civiltà e di cambiamento, grazie all’opera di una donna forte e coraggiosa.
Sarà, questa terza edizione del premio Ciotti, dedicata alle donne. E’ il loro momento nella politica, nello sport e nella società civile.
Un’altra forte testimonianza sarà quella di Marta Bastianelli, campionessa del mondo di ciclismo. Una storia in controtendenza rispetto al pesante sospetto che da tempo destabilizza il mondo del ciclismo.
Riconoscimenti andranno anche a “Genoa club for children”, tifosi che promuovono all’interno degli stadi l’educazione al tifo per i minori, e a Salvatore Caputo, responsabile del Midu (movimento italiano diritti umani), un atleta disabile che, dalla tragedia dell’Heysel dell’85, è attivo con iniziative e striscioni negli stadi italiani in un’opera di sensibilizzazione contro la violenza.
Un premio alla carriera sarà consegnato ad Angelo Peruzzi.
Sarà infine assegnato lo scudetto degli striscioni 2007. Dalla rosa iniziale e, attraverso le votazioni dei giurati, si è arrivati alla seguente rosa ristretta dalla quale uscirà il vincitore:
1. Ma lo stadio ke l’avete preso all’Ikea? (Empoli-Fiorentina)
2. Ridatece la Gioconda (Italia-Francia)
3. Napoleone Culattone (Italia-Francia)
4. No trip for cats (Roma-Manchester)
5. Lotito comprace Gene Gnocchi (Roma-Lazio)
6. Lotito ce devi ridà 2 euri (Lazio-Inter)
7. La cosa più bella di Milano è il treno per Roma (Milan-Roma)
8. Non abbiamo un cazzo da fare (striscione esposti da 3 tifosi del Chievo in uno stadio deserto alle 1 e 30, partita di Coppa Italia)
La giuria è composta da :
Giulio Anselmi, Giorgio Assumma, Carlo Balestri, Stefano Barigelli, Luca Calamai, Salvatore Carai sindaco di Montalto di Castro, Maurizio Costanzo, Giuseppe Di Piazza, Giancarlo Dotto, Alessandro Fiesoli, Stefano Filucchi, Xavier Jacobelli, Paolo Liguori, Riccardo Luna, Ivano Maiorella, Bruno Manfellotto, Alessandro Mazzoli presidente della provincia di Viterbo, Cristiano Militello, Marica Morelli, Luca Pancalli, Ruggiero Palombo, Giovanni Petrucci, Stefano Petrucci, Sandro Piccinini, Gianni Rivera, Giulia Rodano assessore regione Lazio, Renzo Trappolini, assessore della provincia di Viterbo, Carlo Verdelli, Alessandro Vocalelli, Dino Zoff.
Conduttori della serata, come sempre, Cristiano Militello e Marica Morelli. Magliette autografate di prestigiosi calciatori di Inter, Juventus e Roma saranno vendute all’asta e il ricavato andrà in beneficenza.
Interessante notare che al di là dei temi sempreverdi (l’amore per i propri colori, lo sfottò del nemico, l’autoironia, ecc) gli striscioni sono suggeriti dai temi sociali. Nell’anno in questione 2006/07 fonti primarie d’ispirazione per i creativi degli striscioni sono state tra le altre la rivalità Italia-Francia, le disavventure della Juventus, il decreto Amato che ha reso difficoltoso l’ingresso degli striscioni allo stadio, la nota parsimonia di Lotito e il passaggio di Ronaldo alla sponda rossonera.