:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
     
     
**
Il sottosegretario al Turismo Brambilla (Pdl): "Mi pare che una soluzione come quella di Viterbo non possieda affatto i requisiti" - Insorge Mazzoli
Il governo Berlusconi dice no all'aeroporto
31 agosto 2008 - ore 13,00

- “Il Governo mette a repentaglio la realizzazione dell’aeroporto di Viterbo. Ora pretendiamo immediatamente un chiarimento definitivo”. Il presidente della Provincia, Alessandro Mazzoli, lancia l’allarme dopo le dichiarazioni del sottosegretario al Turismo Michela Vittoria Brambilla, rilasciate oggi al quotidiano Il Messaggero.

“Rispetto a solo 24 ore fa – dice Mazzoli - la situazione sul futuro scalo nella Tuscia è radicalmente mutata: di fatto, la Brambilla smonta completamente il processo unitario sostenuto dall’intero territorio che ha portato alla decisione di localizzare l’aeroporto nella città dei Papi. Noi restiamo a quanto detto dal ministro Matteoli e attendiamo la convocazione della cabina di regia, ma è chiaro che all’interno del Governo c’è una contraddizione forte che va risolta al più presto”.

Ma cosa ha detto il sottosegretario al Turismo? Ecco come una parte del Governo vede l’operazione.

Questi alcuni passaggi dell’articolo a firma della Brambilla. “Ci sono molti modi per cercare di farsi del male da soli ma devo dire che il nostro Paese talvolta riesce a farlo meglio di chiunque altro… Gli addetti ai lavori si sono visti costretti a cercare su due piedi una soluzione, visto che il flusso dei low-cost stava aumentando in misura esponenziale.

E l’unica a portata di mano era quella di trasferire l’aeroporto di Ciampino addirittura a Viterbo, a 80 chilometri a nord della Capitale, che già aveva spianato un po’ di piste e messo insieme qualche hangar e una torre di controllo…

E qui viene il bello perché gli addetti ai lavori fanno un sopralluogo e scoprono che la linea ferroviaria Viterbo-Roma è ancora a scartamento ridotto…

Questo per dire che è arrivato il momento di rimettere i piedi per terra… per un’offerta turistiche che risponda alle esigenze di mercato… E mi pare che una soluzione come quella di Viterbo non possieda affatto questi requisiti. A meno che gli amministratori viterbesi, insieme alle ferrovie dello Stato e con chi si occupa di raccordi stradali, non facciano un miracolo”.

“L’iter che ha portato l’aeroporto a Viterbo – continua Mazzoli – è stato serissimo e aveva requisiti indispensabili, come quelli tecnici dettati dall’Enac, la sicurezza, l’unitarietà di tutto il territorio.

Era insomma la migliore delle soluzioni possibili. Quella della Brambilla è un’entrata a gamba tesa a giochi ormai fatti e con argomentazioni futili, che mettono in evidenza un problema serio e una contraddizione forte all’interno del Governo del Paese. Di questo intervento non si capisce la necessità, il motivo ma soprattutto il tempismo, visto che la discussione sullo scalo va avanti ormai da anni”.

La Provincia non starà comunque con le mani in mano. “Attendiamo un chiarimento netto e inequivocabile – conclude Mazzoli – e in caso contrario siamo pronti a intraprendere ogni iniziativa utile a difendere una scelta che potrà evitare a tutta la Tuscia viterbese di restare in quell’isolamento ultradecennale cui faceva riferimento, senza conoscerlo né comprenderlo, proprio il sottosegretario al Turismo”.

Copyright 2008 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564