- E’ iniziato martedì 8 aprile il primo corso per guardie ecologiche volontarie (Gev) della Provincia di Viterbo. Alla prima lezione, che si è tenuta nella sala conferenze di palazzo Gentili, hanno partecipato anche il presidente della Provincia di Viterbo Alessandro Mazzoli e l’assessore all’Ambiente Tolmino Piazzai.
Il corso mira a dare conoscenze sulle questioni ambientali dal punto di vista naturalistico e giuridico, per preparare i ragazzi a diventare delle Gev. “Al bando di partecipazione spiega l’assessore Piazzai avevano risposto circa 600 persone. Di queste ne sono state selezione 60 che da martedì hanno iniziato il corso”.
Realizzato in collaborazione con l’Università della Tuscia e l’Agenzia regionale parchi, finirà a giugno. “Con questo progetto dice il presidente Mazzoli - la Provincia intende far fronte alle emergenze ambientali. Non a caso le guardie ecologiche volontarie sono cittadini che svolgono attività di volontariato per diffondere la conoscenza e il rispetto dei valori ambientali, concorrendo con le istituzioni pubbliche alla tutela del patrimonio naturale e dell’ambiente”.
La Provincia ha infine promosso una proposta di legge regionale in materia, attualmente assente, insieme al capogruppo del Pd alla Pisana, Giuseppe Parroncini. “Ci attiveremo spiega Piazzai - affinché le figure che usciranno da questo corso siano riconosciute dalla prossima legge regionale”.
Le guardie ecologiche volontarie attive in Italia sono oltre seimila. “Il servizio volontario di vigilanza ecologica conclude Piazzai - svolge funzioni importanti per il nostro territorio, siamo quindi soddisfatti di aver messo in campo questo corso.
Perché le guardie ecologiche promuovono l'informazione sulla legislazione vigente in materia di tutela ambientale, concorrono alla protezione dell'ambiente e alla vigilanza sui temi ecologici, nonché all'accertamento delle violazioni di disposizioni nello stesso settore. Ma non solo, perché le Gev promuovono l'educazione ambientale in collaborazione con gli insegnanti delle scuole di ogni grado e collaborano con gli enti per il rilevamento ambientale, il censimento di specie protette o il monitoraggio dei fiumi”.