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I candidati alla Camera di commercio
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-Centro storico, sviluppo della città, aeroporto e società comunali. Cna, Confindustria e Federlazio provano a capire se e come cambierà Viterbo con la nuova amministrazione comunale.
Interpellando chi si candida a guidarla per i prossimi cinque anni. Salvo imprevisti.
Questa mattina faccia a faccia in Camera di Commercio, moderato dal giornalista Luigi Magliaro. A rispondere alle domande predisposte dalle organizzazioni di categoria, Enrico Mezzetti (Sinistra l’arcobaleno), Giuseppe Anelli (Amici di Beppe Grillo), Giulio Marini (Pdl), Nando Gigli (Udc) e Giuseppe Talucci Peruzzi (la Destra). Anche Ugo Sposetti (Pd), che però, avendo altri impegni ha risposto alle tre domande di fila, poi se n’è andato.
Mancavano Marcello di Prospero (Comunisti Italiani - Socialisti) e Roberto De Santis (Di Pietro).
Deficit delle società municipalizzate in primo piano. Che fare per risanare la situazione?. “E’ un problema di trasparenza osserva Anelli - per la Francigena è stato tutto deciso. Il trasporto pubblico andrà a gara e la società non potrà partecipare perché in rosso. Siamo contrari”.
Per Gigli l’errore è stato quello di voler rendere comunali servizi quando nel resto d’Italia si faceva il contrario, per di più anche in fretta. “ I deficit osserva - non sono frutto di cattiva gestione, ma di un piano industriale fatto da esterni. Col tempo sono aumentati i compiti a carico del Cev ad esempio, senza aumentare i compensi. A fine anno il Comune ha dovuto ripianare”.
Sposetti ha riproposto la sua ricetta, affidare i bilanci a consulenti esterni e decidere il da farsi. Ma Giulio Marini ritiene che a decidere debba essere il Comune. “Sono stati commessi errori, ma l’amministrazione uscente, forse in maniera tardiva, ha iniziato un risanamento da continuare. Pure io penso che la Francigena non vada privatizzata, perché in futuro il trasporto locale sarà importante. E’ la legge a stabilirlo”.
Mentre Peruzzi: “Ho fatto parte del cda Francigena osserva la situazione è più complicata di come sembra. Non è pensabile che il trasporto sia in attivo. Occorre fare economie”.
Sull’aeroporto c’è chi ci punta e c’è chi non ci crede molto. “Si da per scontato spiega Mezzetti e si parte da lì per il piano regolatore, ma ancora non si sa di cosa stiamo parlando. Il nuovo prg dovrebbe partire da una struttura che non c’è. Mi fa pensare al Cacao Meravigliao, sponsor inesistente del programma di Arbore, di cui tutti parlavano”.
Secondo Peruzzi, invece la crescita di Viterbo parte proprio dallo scalo, mentre Sposetti immagina una città il cui sviluppo sia frutto di un lavoro corale.
Aeroporto uguale propaganda. Lo teme Anelli. “E’ l’ennesima promessa elettorale si chiede è ipocrita in questo momento promettere nuovi posti di lavoro. Pensiamo alla ferrovia”.
Il piano regolatore va cambiato, ma non siamo all’anno zero secondo Gigli. “Da settembre giace in consiglio comunale il bando per la redazione della variante. Sarebbe interessante capire come mai è tutto fermo”.
Marini punta ad armonizzate le diverse esigenze, con metodo nuovo. Mentre sul centro storico tutti d’accordo. Va rivitalizzato passando per una nuova viabilità, servizi e parcheggi.