- Mezzetti a confronto con Rdb
Il coordinatore provinciale delle rappresentanze sindacali di base di Viterbo Lino Rocchi, incontrando il candidato a sindaco Enrico Mezzetti,ha chiesto un impegno formale a lui, ed a tutta la Sinistra Arcobaleno locale, ad esprimersi sulla non applicazione delle Legge 30 nel Comune di Viterbo, sulla stabilizzazione di tutti i lavoratori precari utilizzati dall’Amministrazione locale, a battersi nel futuro Consiglio Comunale per la reinternalizzazione dei servizi finora gestiti dal C.E.V. e dalla Francigena e la reinternalizzazione, attraverso un piano bi/triennale, dei lavoratori di queste Multiservizi.
La RdB ha chiesto anche una tangibile presa di posizione circa il potenziamento dei servizi ai cittadini, in particolar modo per la Sanità, il trasporto pubblico, i collegamenti con la capitale con un massiccio potenziamento delle ferrovie, un attenzione alle esigenze dei meno giovani, anche attraverso un piano per il rilancio delle attività commerciali di “prima necessità”, (alimentari, farmacie, ecc.) nel centro storico.
Rocchi ha poi evidenziato la necessità che un candidato della Sinistra deve porsi come prioritari i temi dell’ambiente, maggiori spazi verdi in città; l’incentivazione della raccolta differenziata, oggi ferma al 6%;
la necessità che la gestione dell’acqua, bene primario torni ad essere veramente pubblica; che siano favorite al massimo le pari opportunità e che ci sia una maggiore attenzione per l’imprenditoria locale al femminile; una maggiore valorizzazione dei tesori naturali, storici ed architettonici del territorio attraverso uno sfruttamento intelligente; una attenzione ai cittadini con l’attivazione di strumenti anche informatici che consenta una linea diretta quotidiana con il loro Sindaco;
Per ultimo ma non di importanza, una attenzione al problema della sicurezza nei luoghi di lavoro, attivando, per quanto di competenza comunale, maggiori controlli, anche in fase di aggiudicazione dei vari appalti, escludendo quei soggetti che risultino non in regola o abbiano ricevuto sanzioni per mancanza di sicurezza nei 5 anni precedenti, o si dedichino alla pratica del sub appalto selvaggio.
Infine Rocchi augura un buon risultato al candidato Mezzetti, e lo invita ad essere sempre sensibile ed attento ai temi dei Lavoratori e di chi li rappresenta.
RdB Cub Viterbo
L'Ascom risponde per le rime ad Anelli
Con riferimento alla nota della Lista Civica per la Tuscia Amici di Beppe Grillo, intendiamo precisare che non ci sono stati “incontri privati tra Ascom ed altri candida seguiti da sibillini comunicati” .
Nell’incontro riportato dal comunicato, l’Ascom Confcommercio annunciò e ne lesse i titoli, un documento che illustrava la sua posizione in merito alle cose da fare nel comune di Viterbo.
Questo documento è stato messo a disposizione di tutti i candidati sindaco che ne hanno fatto richiesta oltre ad essere diffuso tramite gli organi di stampa.
Solamente tre candidati hanno fatto richiesta alla nostra associazione di un incontro ed a loro sono state spalancate le porte così come sarebbero state spalancate a chi ne avesse fatto richiesta.
Gli incontri non “sembra” ma hanno raggiunto risultati di mutua soddisfazione in quanto hanno dato la possibilità ad una categoria di far presente le proprie esigenze ed aspettative. Chi non è venuto ad ascoltarci significa che non è interessato ai problemi della nostra categoria.
Per chiarezza tanto si doveva.
Pietro Bevilacqua
Delegato Ascom per le problematiche del centro storico di Viterbo
"Cavour un terrone di sinistra"
La Patria è la terra dei padri. Non è necessario ricorrere all’etimologia per sentire nostra la terra per cui le generazioni precedenti hanno sofferto e talvolta donato la vita.
Alla Patria è naturalmente legato il sentimento di libertà.
Già Mazzini aveva chiaro che “la patria è la casa dell'uomo, non dello schiavo”.
Per chi opera in un’istituzione pubblica, il senso civico, cioè operare nell’interesse comune, è carattere non prescindibile.
E’ quindi con stupore e amarezza che ascoltiamo i principali esponenti di un movimento che vorrebbe avere proprio la libertà come bandiera mettere in discussione la Patria ed i suoi valori fondanti, ovvero la libertà dai condizionamenti e dalle mafie.
In questi giorni, il senatore Dell’Utri ha dichiarato che “i libri di storia, condizionati dalla retorica della resistenza saranno revisionati”.
Ed ha aggiunto, per chiarire l’idea dello Stato che si ha da quella parte, che non esiste un pentito di mafia sano di mente, facendo eco a Berlusconi che propone il test di sanità mentale per i giudici.
Al Senato, in occasione dei festeggiamenti della Repubblica Italiana per il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, il leghista Calderoli ha dichiarato: "Siamo in lutto perché l'azione di Garibaldi e dei Savoia hanno fatto il male, soprattutto della Padania". Ed anche lì, a ulteriore chiarimento, il suo collega senatore Bricolo aggiunge: ''Arriverà presto il giorno in cui i libri di storia finalmente scriveranno la verità sulla figura di Garibaldi e sulle sue malefatte e i suoi monumenti saranno rimossi per volontà popolare''.
L’Italia, la terra dei miei nonni che hanno combattuto due guerre e di tutti coloro che hanno sacrificato la vita per il nostro Paese, non merita questi politici.
Politici “delle libertà” che non fanno onore a coloro che vorrebbero rappresentare, men che mai a destra.
Infatti per Camillo Benso, conte di Cavour, “Giuseppe Garibaldi ha reso all’Italia i più grandi servigi che possa renderle un uomo. Ha dato agli Italiani la fiducia in loro stessi”.
Ma forse sbaglio.
Dopotutto chi era questo conte di Cavour?
Come riportano i libri di testo per le scuole elementari a cura di Dell’Utri, Calderoli e Berlusconi, “un anarchico terrone a capo di una colazione di centro sinistra”.
Andrea Arcangeli
Candidato Pd al Comune di Viterbo
Il piccolo partito non esiste
Bisogna finirla con la storia dei piccoli partiti. Questa non è propaganda ma una espressione di vergogna e sconcerto.
Una pura e semplice barzelletta mediatica inscenata dai partiti-azienda e sostenuta da una nutrita fetta di mass media,creata ad arte per insediarsi nelle maglie,anche le più serrate,della società italiana,dall’imprenditore al semplice cittadino.
Il piccolo partito non esiste.
A rendere grande un movimento è la sua storia,la sua continuità ideale con il passato,la capacità di generare e portare avanti ideali,la sua ideologia e la sua concretezza e sincerità.
I numeri?Si…quelli sono importanti ma non decisivi.
Considerare “piccolo”in maniera dispregiativa,quasi con aria di superiorità innata,un partito,significa rendere vana la sua sempiterna battaglia,quella che lo ha generato e che da la voglia di lottare per una società “diversa”a tutti i suoi componenti,dal segretario nazionale al semplice militante e semplificare il tutto a bacino d’utenza,di voto,di capacità mediatica,di “arrivismo” e speculazione.
Questa strumentalizzazione deve e dovrà finire. Dov’era il signor Berlusconi e il signor Veltroni ,come tanti altri è solo un esempio,quando il mio movimento, il M.S. Fiamma Tricolore,”interrompeva” la storia ed insieme ad Alleanza Nazionale,prima del suo totale trasformismo e della sua completa disfatta, ne dava vita ad un’altra,generando la continuità storico/ideale con il glorioso M.S.I.?Dov’erano?Questo si sa benissimo come altrettanto ne si è a conoscenza oggi.
Come noi molti altri hanno dei meriti da non sottovalutare. La “grandezza” da loro intesa riguarda la mera capacità di sovrapposizione,di dominio,di controllo,di arrivismo mediatico,economico,sociale.
La continuità ci rende una grande movimento. Come al solito…i numeri?verranno o semmai si troveranno, ma di certo un’ideale ,una proposta non si costruisce in dieci anni, ma necessità di uomini e uomini che vedono mutare la storia e cercano compromessi con essa e con la vita per battersi per delle piaghe sociali o per migliorare la qualità dell’esistenza ed inneggiare a valori fondati e fondamentali,non opera di pura osservazione frettolosa della comunità e del suo andamento.
I nostri ragazzi morti per un’idea,la nostra continuità storica,ideologica e concreta con il M.s.i. ed altre realtà,la nostra militanza anche se spesso ostacolata ed in esiguo numero non ci ferma,ci rafforza,ci da linfa vitale per lottare sempre più forte e con il cuore ,consapevoli di una grande passato ed insito in noi, di un grande presente. Questa non è propaganda elettorale.
È sdegno alla massima potenza. Voto utile? Il voto è sempre utile come garantisce la costituzione italiana all’articolo 48, in cui viene garantita la totale libertà,segretezza ed insita personalità della propria espressione politica in maniera assolutamente non vincolata.
Bisognerebbe altresì preoccuparsi della consapevolezza del voto stesso da parte dei cittadini,i quali spesso incappano in confusione ideologica,valoriale proposta spesso dagli stessi programmi politici,che dicono troppo o non dicono nulla o per la presenza degli stessi partiti non costante per la società ma solo in periodo elettorale,gettando al cittadino,con fretta miriadi di proposte rafforzate da dibattiti tv all’americana e da grandi “sorrisi propagandistici”.
Importante è “saper”votare,scegliere,fidarsi di qualcuno perché lo si vuole,proprio perché ogni voto è utile all’individuo per esprimersi in società. L’utilità al voto tanto osannata dai grandi partiti di massa, riguarda una dimensione “utile”per gli interessi degli stessi soggetti che la propugnano. Non per la comunità.
Come si sente un elettore di centro destra o sinistra che indeciso per mille motivi,è quasi moralmente costretto a votare per le due grandi “coalizioni”esistenti per non far trionfare l’altra opposta ma in realtà il suo cuore batte in altri frangenti?Non tutti siamo capaci di decidere con fermezza granitica.
Per questo l’onestà elettorale,programmatica e politica dei partiti,che in realtà dovrebbero fare il bene comune,sarebbe di fondamentale importanza. Per essere grande un partito, deve esserlo prima di tutto dentro di sé e deve dare voce reale ai bisogni ed alle lamentele dei cittadini in maniera concreta,lungimirante e che duri non per meri scopi di legislatura o di campagna elettorale e questo può essere garantito solo da un passato di valori,di idee,di lotta e di rapporti di “cuore “ con la comunità.
Una società realmente completa,operosa e serena è quella in cui tutti vengono “rappresentati”ed in cui tutti i bisogni reali vengono accolti e le richieste ascoltate,in tutte le sfaccettature. Il resto è partitocrazia e dittatura.
Cari tutti, vi esorto a decidere con fiducia, senza paura e con la vostra insita idea perché non si faccia favoritismo gratuito ma ci si aiuti personalmente eleggendo chi veramente si ritiene opportuno a risolvere i nostri problemi e a migliorare le nostre condizioni umane,economiche,sociali e culturali.
Che l’Italia rinasca sull’onestà e sul rispetto di tutti verso tutti.
Emanuele Ricucci
Il segretario provinciale giovanile di Viterbo di Fiamma Tricolore
Mezzetti ai Cappuccini
Mercoledì gli abitanti del quartiere Barco Murialdo Cappuccini hanno incontrato il candidato sindaco della Sinistra, l’Arcobaleno, Enrico Mezzetti, al quale hanno voluto mostrare il degrado di alcune zone.
Il giro è iniziato con una visita a quella che era la “Pinetina” e che invece è oramai una costruzione di 12.000 metri cubi di cemento. Gli ex-consiglieri di circoscrizione hanno ricordato quante battaglie e quanta mobilitazione si sia creata per convincere il Comune a preservare questa area, in un quartiere dove c’è un alta densità di abitanti ma solo una piccola area di verde pubblico in Via Cattaneo.
Una via Cattaneo che in certi momenti, particolarmente all’entrata e all’uscita degli alunni delle scuola media ed elementare, diventa impraticabile.
E proprio tra Via Cattaneo e la nuova rotonda, a sinistra, nascosta esiste una piccola area con una pista di pattinaggio e un giardino, ma mancano l’illuminazione e una piccola rampa, che dalla sede di alcune associazioni di volontariato che si occupano di disabili permetterebbe l’utilizzo di questo spazio. Ma il gioco dell’Amministrazione comunale è stato sempre lo stesso, tra scaricabarile di competenze e alibi di mancanza di fondi.
Al quartiere Murialdo si è fatta la scelta di chiudere gli uffici decentrati del Comune, riportando tutto a piazza del Comune: ma si tratta di un effettivo risparmio o è solo un aumento di traffico, di code agli sportelli e di disinteresse?
Il candidato sindaco Enrico Mezzetti ha ascoltato gli abitanti e non ha potuto fare a meno di constatare come in questa campagna elettorale il tema dell’aeroporto abbia tolto la voce hai problemi reali della città. Alla demagogia che si è fatta sulle grandi opportunità di sviluppo dell’aeroporto corrisponde infatti una città che vede peggiorare la sua qualità di vita.
Eppure le soluzioni esisterebbero, come, ad esempio, la desincronizzazione dei tempi di entrata e uscita dalla scuola e l’istituzione di percorsi protetti, che possano accompagnare gli alunni da un punto alla scuola senza pericolo evitando la congestione del traffico.
Ma per fare tutto questo è necessario che il Comune sia la casa di tutti e soprattutto che abbia le orecchie per sentire: quel che fino ad oggi è mancato.
la Sinistra, l’Arcobaleno