Riceviamo e pubblichiamo - Non avremmo pensato mai che la maggioranza di centrosinistra di Acquapendente comunale arrivasse al punto di impedire la votazione di un ordine del giorno, addirittura avanzando e votando una mozione immediata di inammissibilità.
Si tratta, senza mezzi termini, di un grave atto contro le istituzioni e la democrazia di chiaro stampo stalinista. L’ordine del giorno che la maggioranza ha impedito di votare, dichiarandone con un colpo di mano l’inammissibilità, era la richiesta d’introduzione del simbolo del crocefisso nel aula consiliare.
Durante il precedente consiglio comunale, alcuni esponenti della maggioranza avevano insultato i nostri consiglieri comunali per aver inoltrato un interrogazione a sostegno del introduzione del crocefisso, poi non paghi degli oltraggi era scattata anche la furia anticlericale.
Appoggiati da un grande sostegno pubblico (al contrario di quello che il solito addetto stampa del comune-regime vuole far credere in una strana combutta, che presto sveleremo al pubblico, con qualche “altro”personaggio che millanta spazi esponenziali elettorali inesistenti), abbiamo a furor di popolo ripresentato l’ordine del giorno in modo diretto.
Durante la seduta di mercoledì scorso, il sindaco, invece di avere il coraggio di votare subito no alla proposta del crocefisso da affiggere nell’ aula consiliare, ha intimato al capogruppo di FI-Ppl, Dolores Maria Rappoli,di ritirare l’ordine del giorno, poi al rifiuto compatto del gruppo FI-Pppl, ha fatto scattare la trappola.
Un’incredibile mozione immediata sull’inammissibilità formale della richiesta d’introduzione del Crocefisso, votata subito a colpi di maggioranza. La peggiore delle pagine della storia delle istituzioni aquesiane. Chiaramente alla maggioranza è mancato il coraggio di votare l’ordine del giorno direttamente, ma l’escamotage è stato subito smascherato, ossia la mancata volontà di svergognarsi nominalmente con un voto contrario al Crocefisso e quindi ostile ai cattolici a pochi giorni dal voto politico.
Poi con che faccia amministratori e alti esponenti del Partito Democratico si sarebbero presentati in bella mostra alla processione religiosa della festa dei Pugnaloni il prossimo 18 maggio?
Gli aquesiani hanno capito la truffa e moltissimi increduli ci hanno chiesto se la mozione sull’inammissibilità della richiesta sul Crocefisso sia stata votata anche dalla componente cattolica ex Margherita degli amministratori.
La risposta è si, tutta la maggioranza presente e compatta ha impedito la votazione, decretando di fatto l’ennesimo no al Crocefisso nell’aula consiliare.
La gravità dell’atto non può essere sottaciuta. Pertanto, per ciò che riguarda gli aspetti formali sarà consultato Pecorella, avvocato personale del presidente Berlusconi, mentre per ciò che concerne la questione politica e gli insulti ai consiglieri di FI se ne occuperà il senatore Giulio Marini nella prossima legislatura con un'nterrogazione parlamentare.
Infine per la questione etica in difesa dei diritti dell’individuo,in questo caso non solo dei cattolici, abbiamo avuto la solidarietà del deputato europeo Antoniozzi , che interverrà a Strasburgo sulla questione del Crocefisso negato dalla maggioranza nell’aula consiliare di Acquapendente.
Coordinamento e gruppo consiliare FI-Pdl Acquapendente
Capogruppo Maria Dolores Rappoli
Cons. Giuseppe Casali
Cons. Giuseppe Buzzico