- “Un ufficio speciale per il coordinamento dei soggetti che, a diverso titolo, intervengono nel campo della prevenzione e della sicurezza sul lavoro, la richiesta al governo di una deroga al blocco delle assunzioni imposto dal Piano di Rientro e l’accantonamento di 15 milioni di euro in tre anni in modo da poter assumere nuovi ispettori Spresal, la creazione di un Fondo di solidarietà che destina un milione di euro a favore dei familiari delle vittime di incidenti mortali sul lavoro, l’investimento di altri 14 milioni di euro nel triennio 2006-2008 per il Piano straordinario per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Sono queste le principali misure adottate dalla Regione Lazio a favore della sicurezza dei lavoratori ricordate dal capogruppo PD al Consiglio Regionale, Giuseppe Parroncini, nel corso del suo intervento al convegno “Sicurezza e lavoro: si può fare” svoltosi a ieri Montalto di Castro.
“Un tema difficile da affrontare in campagna elettorale ha sottolineato Parroncini ma dal quale dipende la scelta di un Paese perchè, come ricorda il primo articolo della nostra Carta Costituzionale, è sulla dignità e sul valore che viene riconosciuto al lavoro che un Paese organizza la propria vita economica e sociale e decide così il suo modello di sviluppo”.
Sebbene le cifre degli ultimi tre anni rivelino nel Lazio un aumento dei controlli ed una flessione degli incidenti e delle morti sul lavoro - per la provincia di Viterbo il dato registra un meno 3% di infortuni i numeri nazionali restano allarmanti.
“Il Consiglio Regionale ha ricordato ancora il capogruppo PD ha licenziato una legge per favorire l’emersione del lavoro nero che prevede incentivi per le imprese virtuose ed invita le pubbliche amministrazioni a non sottoscrivere contratti con aziende non in regola e presto verrà approvata anche una legge contro l’abusivismo edilizio.
La direzione scelta dalla Regione Lazio ha concluso Parroncini - è quella di scardinare dalle fondamenta il sistema che prospera e si arricchisce in disprezzo ai principi fondamentali della dignità del lavoro e del rispetto della vita umana”.