- “La polizia provinciale è il fiore all’occhiello di Palazzo Gentili”. Così l’assessore al ramo, Mario Trapè in accordo con il presidente della Provincia, Alessandro Mazzoli - descrive il corpo composto da 30 unità, di cui 10 donne.
“Molte le migliorie che dice Trapè - in questi anni abbiamo apportato per rafforzare il ruolo fondamentale che gli agenti, i sottufficiali e gli ufficiali giocano sul territorio.
Abbiamo, ad esempio, riqualificato la palazzina in via Paradiso, che ospita la polizia provinciale, dando così ai cittadini un punto di riferimento nel centro della città”.
Il corpo si occupa di quattro settori d’intervento, ognuno guidato da un ufficiale. C’è quindi un comandante che coordina gli agenti, che fa capo al dirigente del settore Agricoltura Mauro Gianlorenzo, mentre all’assessore Trapè spetta la designazione delle direttive per l’intera struttura.
Questi i quattro comparti d’azione: vigilanza sulle strade provinciali e polizia stradale (controllo della velocità, della guida in stato di ebbrezza), vigilanza sulla caccia (fauna inferiore e censimenti, ma anche raccolta dei funghi, controllo del bracconaggio nelle zone di ripopolamento e cattura, interventi per una corretta gestione delle nostre popolazioni autoctone) e sulla pesca e la navigazione nelle acque interne (per il controllo del lago di Bolsena, è stata acquistata una nuova barca, attrezzata e cabinata).
E ancora: educazione ambientale (abbandono rifiuti, controlli sulle discariche), “settore in cui aggiunge Trapè l’attività è aumentata e migliorata dal punto di vista qualitativo, tant’è che difficilmente è paragonabile con quella degli anni precedenti”. Infine, il trasporto merci conto terzi e conto proprio, con verifiche nelle autofficine e negli uffici, controlli sulla regolarità dei documenti dei trasportatori, sopralluoghi e istruttoria di pratiche.
Il corpo dedica una particolare attenzione al recupero e alla liberazione dei capi di fauna selvatica. Grazie all’attività di vigilanza e alle numerose segnalazioni di cittadini, gli animali in difficoltà vengono recuperati. “Questi interventi aggiunge - rendono possibile la tutela delle diverse specie faunistiche presenti nel nostro territorio, salvaguardando alcune varietà a rischio e garantendone la riproduzione”.
“Il corpo prosegue Trapé anche grazie ai corsi di aggiornamento promossi, all’acquisto di nuove autovetture idonee al servizio, assicura competenza e professionalità.
“L’ambiente e la fauna afferma l’assessore - sono un patrimonio da difendere e da custodire. Allo stesso tempo la caccia e la pesca sono sport, passione, momento di svago. Rispettare le norme che regolano questi mondi così vicini e interdipendenti è compito di tutti. La polizia provinciale vigila perché ciò accada”.
“Con il costante obiettivo di fornire un servizio sempre più efficiente ai cittadini spiega Trapè - il corpo diversifica l’attività di vigilanza venatoria secondo le particolari esigenze dei diversi periodi dell’anno: nei mesi di apertura della caccia si privilegiano le specifiche mansioni di controllo degli sportivi; nel periodo di chiusura della stagione venatoria ci si concentra sulla vigilanza delle zone di ripopolamento e cattura, delle oasi e dei parchi naturali regionali”.
“In relazione al settore ittico, poi illustra l’assessore - la polizia provinciale garantisce una presenza costante durante tutto l’anno. Così avviene anche per la vigilanza stradale, con particolare attenzione alla prevenzione e ai controlli per guida in stato di ebbrezza. Assicurando una competenza che ha fatto diventare i nostri agenti un punto di riferimento per i cittadini e non solo. Hanno infatti, inoltre, un ruolo di raccordo con le associazioni venatorie, anche per l’equilibrio tra gli stessi cacciatori e gli agricoltori, per i quali sono un punto di riferimento”.