Riceviamo e pubblichiamo - Si è venuti a conoscenza che, presso il distretto sanitario 2, l’attuale, speriamo per poco, direttore facente funzione, con una comunicazione, inviata ai vertici dell’Azienda Usl di Viterbo, riferiva di aver ricevuto, dai medici specialisti dei poliambulatori di Tarquinia e Tuscania, note inerenti violazioni di comportamento, collaborazione, nonché professionalità, da parte di alcune ifermiere.
Nella stessa missiva, invitava la coordinatrice infermieristica ad assumere provvedimenti affinché dette Infermiere usassero professionalità, atteggiamenti e comportamenti necessari nei confronti degli utenti, dirigenti e specialisti.
Quanto affermato dal direttore facente funzione è stato fermamente smentito dagli specialisti che, con una lettera protocollata, hanno precisato che nessun atteggiamento in violazione delle norme di comportamento, collaborazione e professionalità è stato posto in esseere dalle Infermiere. Evidenziando che il servizio si svolge invece in un quotidiano clima di collaborazione, cordialità ed strema professionalità.
In base a quanto suddetto, non si capisce come un direttore, anche se facente funzioni, della Ausl si possa arrogare il diritto di affermare, ledendo la dignità e la professionalità di chi non svolge le proprie funzioni dietro una scrivania, ma che, invece, quotidianamente, è costretto ad ottemperare contemporaneamente al “soddisfacimento” di più ambulatori.
Il direttore, forse dimentica che, con lo stesso organico infermieristico, ha ritenuto stravolgere l’organizzazione funzionante ereditata dal suo predecessore, causando probabili disfunzioni di cui potrebbe essere l’unico consapevole responsabile. E con questa “dimenticanza”, si esprime volgendo accuse ed inviti verso chi, con grande sforzo, cerca di rendere ottimale il servizio.
Se questo signore pensa che un simile atteggiamento può portare alla conferma dell’incarico di direttore, riteniamo aberrante una simile scelta da parte della direzione della Ausl.
Tuttavia, avendone viste talmente tante, anche questo non ci lascerebbe sconcertati.
Egidio Gubbiotto
Segretario provinciale Ugl