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-Viterbesi al voto. Seggi aperti dalle otto alle 22 per scegliere i rappresentanti in Parlamento, oltre a consiglio comunale e sindaco del capoluogo, Sutri e Vignanello.
Chiamata alle urne in tutta la Tuscia per 250.034 persone alla Camera e 229.861 al Senato.
A Viterbo 51.969 sceglieranno i nuovi inquilini a palazzo dei Priori. Ma anche gli eletti sono elettori. Tra i candidati sindaco, Ugo Sposetti vota a Roma nel seggio di piazza Bologna, Rodolfo Gigli stamani a Bagnaia, mentre Giulio Marini al seggio di Tobia ed Enrico Mezzetti al seggio di Ponte di Cetti, entrambi assolvendo al loro diritto-dovere di buon mattino. Al voto anche il ministro Fioroni, intorno a mezzogiorno al Paolo Savi.
Ieri, intanto, si sono insediate regolarmente tutte le 292 sezioni nella Tuscia, sessantasei delle quali nel capoluogo. Impegnate nelle operazioni di voto 1.752 persone, tra presidente, segretari e scrutatori.
A vigilare sul corretto svolgimento della tornata elettorale, circa 350 agenti della polizia e trecento carabinieri.
Chiusura dei seggi alle 22 per riaprire alle sette di lunedì e chiudere definitivamente alle 15. Espletate le operazioni di rito, comincerà lo spoglio delle schede per Senato e Camera. Quello per le comunali, invece, inizierà martedì alle 15. Il risultato, in entrambi i casi, si conoscerà a tarda serata.
Nel capoluogo per le comunali la scelta è tra otto candidati sindaco e 434 candidati consiglieri. Alla maggioranza ne andranno ventiquattro, sedici all’opposizione.
Nel caso in cui nessuno schieramento superi il cinquanta per cento al primo turno, si ricorrerà al ballottaggio il 27 e 28 aprile, tra i due candidati più votati.
Ballottaggio cui andrà, sempre il 27 e 28, anche Castel Sant’Elia.
A poco meno di un anno dal voto, Bruno Darida e Rodolfo Mazzolini tornano a confrontarsi. Il primo ha vinto le elezioni per un solo voto, il secondo ha fatto ricorso. Il consiglio di Stato gli dà ragione, ma per una scheda, portando il risultato in parità, su 840 voti ciascuno.
Rendendo necessario un turno di ballottaggio altrimenti non previsto in un comune con meno di duemila elettori.